Bproud risponde

Bproud risponde è una sezione dedicata alle vostre domande, ai vostri dubbi e alle vostre piccole grandi incertezze con una grande novità: aiutare, allo stesso tempo, tutti coloro che si trovano in una situazione simile e che grazie alla vostra esperienza potranno trovare le loro risposte.

Sin dalla sua nascita, Bproud ha sempre offerto un importante supporto alle persone bisessuali e pansessuali attraverso tutti i propri canali ma questa sezione vuole essere qualcosa di diverso: le risposte, anche in forma assolutamente anonima, saranno pubblicate sulla pagina così che la vostra esperienza possa aiutare tutti coloro che stanno vivendo una situazione simile. Una volta inviata, la domanda sarà pubblicata sulla pagina (i vostri dati personali non saranno visibili) e la nostra risposta arriverà il prima possibile.

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75 messaggi.
Beatrice Beatrice da Milano pubblicato il 11 Luglio 2020 alle 3:26 PM
Ciao Bproud, sono una ragazza di 23 anni e non ho mai messo in dubbio la mia sessualità fino ad oggi, ma qualcosa è cambiato. Mi sono sempre piaciuti i maschi e li ho sempre cercati, nonostante non abbia mai avuto una vera relazione con nessuno, tuttavia durante la quarantena mi sono fatta delle domande e ho iniziato a pensare che mi potessero piacere anche le ragazze. Di conseguenza ho rifatto Tinder e lasciato l'opzione "tutti", anche se inizialmente avevo timore di fare un match con qualche ragazza poi mi sono buttata e da un paio di mesi mi scrivo con una in particolare. Con lei mi sento sicura e mi fa stare bene, ci siamo anche incontrate e ci siamo subito sentite a nostro agio (cosa che nelle uscite con i ragazzi non capitava mai subito), c'è stato anche un bacio e la cosa mi ha eccitata tantissimo. A questo punto le note dolenti che non mi fanno dormire e mi riempiono di sensi di colpa: nessuno sa nulla di tutto ciò (genitori, amici, ecc) e nemmeno a lei ho detto tutto (anzi proprio nulla). Temo di parlare, di dire quello che sono/potrei essere? (non sono ancora sicura di nulla) alle persone che mi circondano perché mi sembra di averle prese in giro fino ad ora. Ho paura di dire a questa ragazza che lei sarebbe la prima per me, e che comunque da parte mia c'è interesse anche verso l'altro sesso, temo che si senta usata da me per un mio capriccio o come mezzo per fare esperienza, temo che si arrabbi per aver tenuto segreto il nostro incontro.
In conclusione sono piena di dubbi riguardo me stessa (o forse la verità la so già ma fatico ad accettarla) e provo un senso di colpa enorme verso tutti perché non faccio altro che mentire oppure omettere dei dettagli. Non so che cosa fare, mi sento incastrata. So che non ho fatto nessuna domanda, ma mi serviva un momento di sfogo personale.
Grazie anche solo per il momento di sfogo.
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Beatrice,
grazie per averci scritto ed esserti aperta con noi.

Mi spiace molto che tu stia vivendo questo momento pieno di dubbi e domande e ti mando un grosso abbraccio virtuale.
Capisco tutte le tue preoccupazioni e ti posso anche dire, però, che sono normalissime. Anche se è pesante avere tutte queste domande, è normale sentirsi così. Si sta scoprendo qualcosa di nuovo e quando si fa luce su una cosa nuova si è sempre un po' pien* di dubbi e preoccupazioni.

Le tue preoccupazioni sono legittime e capisco il tuo sentirti come se stessi omettendo qualcosa a tutte le persone che conosci. Allo stesso tempo, però, non sei obbligata a parlarne con loro, perché dovresti farlo solo quando te la senti. Si tratta di una cosa personale e non c'è scritto da nessuna parte che bisogna dirlo a tutti i costi. Oltretutto, stai scoprendo questa cosa da poco, quindi è più che legittimo non volerne parlare subito. La cosa importante è prima fare ordine dentro se stess* e poi, magari e se si vuole, dirlo alle altre persone.
Anche alla ragazza che stai frequentando ora non sei costretta a dirglielo. Capisco la tua paura di non dirglielo, ma se non te la senti non puoi obbligarti a parlarne. Anche perché poi si rischia di non comunicare bene cosa si vuole dire.
Quello che posso consigliarti è di parlarne solo quando te la sentirai. So che non è facile calmare questi sensi di colpa, ma tu non devi niente alle persone. Non devi spiegare per forza quello che sta succedendo e i tuoi dubbi.

Ti lascio con questo pezzo dall'articolo “Dichiararsi bi sul lavoro: Francesca”: “L’unica cosa che credo sia importante sottolineare è che il coming out non lo dovete a nessuno. Quindi se non ci sono le premesse per farlo in sicurezza o anche solo se non è ancora arrivato il momento giusto, non sentitevi in colpa: l’importante è che siate sereni con voi stessi, che stiate “dalla vostra parte”. Il resto, se viene bene, altrimenti va comunque bene così.” (https://www.bproud.it/wordpress/dichiararsi-bi-sul-lavoro-francesca/)

Se avrai ancora bisogno di sfogarti, noi siamo sempre qua.

Un grande abbraccio.

Sara
Enrica Enrica da Napoli pubblicato il 17 Giugno 2020 alle 8:32 PM
Ciao Bproud, sono una ragazza di 17 anni e da poco ho dei dubbi sulla mia eterosessualità. Io provo attrazione nei confronti dei ragazzi ed è innegabile, ma mi eccito guardando video lesbo ed è da un po’ di tempo che non riesco a legarmi sentimentalmente ad un ragazzo per svariati motivi. A settembre mi sono fidanzata con uno e non avevo la voglia di farci sesso neanche quando stavamo a casa da soli, diciamo che non ho mai avuto quell’impulso (oltre ai limiti morali di non finire a letto con uno dopo 2 settimane). Ho chiuso con lui dopo 1 mese perché mi ero scocciata. E mi è successo molte altre volte. A me interessano i ragazzi, infatti quando cammino per strada e ne vedo uno carino lo noto immediatamente, ma mi sento incompleta. Credo di essere bisex però non ho mai baciato una ragazza in vita mia, neanche tra amiche, e non so come sarebbe. Mi sento un po’ di pressione addosso e vorrei trovare una ragazza con cui fare le prime esperienze, solo che giustamente non piovono dal cielo. Non so neanche come riconoscere una ragazza bisex/lesbica da una etero e provarci. Più di un consiglio, avevo bisogno di uno sfogo. Grazie per il vostro tempo.
Risposta dell'amministratore:
Ciao Erica, grazie per averci scritto.
La situazione in cui ti trovi è molto comune, la confusione, il voler provare, la pressione, il voler scoprire una parte di sé stessi.
Purtroppo non ci sono segni di riconoscimento a vista per capire se una persona è bisessuale o lesbica, devi andare per tentativi e gettarti nella mischia, poi vedi le reazioni.
Potresti tentare con le app dedicate solo alle donne e alle relazioni saffiche, ce ne sono diverse. Sarebbe più semplice e ti toglierebbe dalla paura di provarci con la persona sbagliata.
Se hai altre domande non esitare a scriverci ancora.
Un abbraccio,
Federica
eloisa eloisa pubblicato il 8 Giugno 2020 alle 8:42 PM
Ciao Bproud, sono una ragazza di 20 anni e da alcuni anni ho dubbi sulla mia eterosessualità. Sin dalla preadolescenza sono attratta fisicamente molto più dalle donne che dagli uomini, però mi sento molto più lusingata se ricevo un complimento da un maschio che da una femmina, perché mi rende più felice l'idea di apparire bella agli occhi del sesso maschile. Non riesco a capire cosa significhino questi pensieri...
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Eloisa,
grazie innanzitutto per averci scritto ed esserti raccontata.

Capisco i tuoi pensieri e dubbi e, soprattutto quando si è giovan*, è facile interrogarsi riguardo il proprio orientamento. Quello che posso dirti è che la bisessualità ha tante sfumature, come spieghiamo qui: https://www.bproud.it/wordpress/pregiudizi/. Si tende a pensare alla bisessualità in termini assoluti e di estremi, ma come tante altre cose nella vita, è fatta invece di sfumature. Perché ogni persona vive il suo orientamento in modo diverso e personale. Non esiste quindi un modo unico e universale di vivere la bisessualità.

Purtroppo, non ho la risposta per te, perché l'orientamento è un fattore intimo e personale. Ma posso sostenerti e ascoltarti. E penso che col tempo riuscirai a dare un senso a questi tuoi pensieri.
So che magari si vorrebbe avere una risposta subito, ma in questi casi il tempo aiuta tantissimo. Bisogna cercare, però, di non fissarsi troppo su questi pensieri e di non avere la mente occupata solo da essi. Parlarne con qualcun* di fidato (e solo se te la senti, ovviamente) può aiutare anche ad alleggerire questo carico mentale.

Noi siamo sempre qua.

Ti mando un grande abbraccio.

Sara
Anna Anna pubblicato il 5 Giugno 2020 alle 11:07 PM
Ciao Bproud, sono una ragazza bisessuale, ho avuto una cotta per una ragazza sia emotiva che fisica ma non ho mai sperimentato. Adesso però mi sorge un dubbio, nei video erotici mi disturba vedere i genitali femminili, ci metto una mano sopra per non vedere. Forse mi capita più che altro nel caso di una inquadratura molto ravvicinata nel momento della penetrazione, è una cosa che mi disgusta. Mi chiedo se davanti all'atto pratico che tipo di reazione io possa avere. Certo, l'amore/il sesso è una questione molto più ampia rispetto a dei semplici genitali ma mi chiedo da dove derivi questo mio respingimento e se questo possa limitarmi. Chiedo a voi se conoscete esperienze di questo tipo...Anna
Risposta dell'amministratore:
Ciao Anna, grazie per averci scritto.
La repulsione o disagio nel vedere genitali femminili può avere diversi significati, non necessariamente legati alla reale attrazione o meno verso il genere femminile.
Nel porno la visione dei genitali femminili è rivolta, nel 90% delle volte, ai maschi cis etero e non al pubblico femminile, che richiederebbe delle dinamiche diverse, esigenze differenti, anche nelle stesse inquadrature. Persino il porno lesbico è rivolto principalmente ad un pubblico maschile cis etero. Quindi un senso di disagio o disgusto potrebbe essere ricondotto a queste cose.
Potresti anche avere un interesse prettamente romantico e non sessuale verso il genere femminile, rientrando comunque nella bisessualità. Dovresti provare e capire cosa ne viene fuori 🙂
Se hai altre domande o senti l'esigenza di condividere ancora, non esitare a scriverci.
Un saluto,
Federica
Ellie Ellie da Milano pubblicato il 23 Maggio 2020 alle 11:58 PM
Ciao❤️ Ho 29 anni, bisex, ho sempre saputo di esserlo ma non ho mai ritenuto importante doverlo comunicare. Per me lo stare bene con qualucuno mi portava al di là di qualsiasi etichetta e il fatto di avere avuto una relazione lunga con un maschio ha reso inutili spiegazioni di sorta. poi la relazione con l’ex è finita e io sono molto più orientata sulle donne e, a dir la verità, con una sto cominciando a uscire e mi piace tanto. Ora darò tempo al tempo e starò a vedere se là relazione so costruirà e se sarà quella giusta per me. Dopodiché faró i conti che dovrò fare. Mia madre sa della mia bisessualità e lo accetta. Mio padre non sa nulla. Viene da un retaggio culturale molto rigido e, per quanto sono sicura che continuerà ad amarmi, so che scontrarsi con questa cosa gli chiederà di rivedere i suoi piani per me, gli genererà frustrazione e probabilmente imbarazzo nei confronti dei suoi parenti stretti e il resto del mondo. Probabilmente starà a noi modulare la cosa, offrirgli una realtà di serenità con la quale confrontarsi e aiurarlo. Credevo che avrei potuto evitarlo, ma a quasi 30 mi rendo conto che difficilmente potrò riuscirci.
Forse un po’ fuori età, ma in diversi momento forse si danno diverse consapevolezza alle cose
Luka Risposta dell'amministratore di: Luka
Cara Ellie, grazie intanto per averci scritto e perdona il ritardo nella risposta. La vita di tutti i giorni chiede prepotentemente la nostra attenzione anche quando vorremmo occuparci delle cose che ci stanno più a cuore! Posso dirti una cosa? Il tuo messaggio è una vera ventata di aria fresca. Si percepisce la tua voglia di confrontarti e parlarci della tua esperienza più che di chiedere consigli. Hai già cominciato un tuo percorso, ti sei fatta delle domande a cui hai trovato le tue risposte. Il tempo, come dici tu, ci regala spesso chiavi di lettura straordinarie che mai ci si sarebbe aspettati. Ma mi sembri una persona che conosce se stessa e che si accetta con gioia. Il coming out con tuo padre sarà un passo difficile, da quello che mi dici, ma, come saprai già visto che lo hai già fatto con tua madre, se senti che è la cosa giusta da fare vuol dire che è così. Se ti senti pronta sono certa che sarà anche un momento importante, di condivisione e scambio e di grande liberazione. Essere aperti e sinceri con le persone che amiamo regala sensazioni davvero impagabili. Come dici tu, lui non smetterà di amarti. Nè di stimarti (anche i genitori stimano). Ci metterà un po' di più a capire, ad accettare, e magari dovrai "riprendere" il discorso più volte nonostante l'imbarazzo, ma alla fine andrà tutto bene. In bocca al lupo per tutto e facci sapere come è andata!
Alice Alice da Torino pubblicato il 7 Maggio 2020 alle 8:46 PM
Ciao Bproud!
Sono una ragazza di 17 e negli ultimi mesi sto avendo dei dubbi sulla mia sessualità. Quando parlo con dei ragazzi che trovo interessanti/attraenti mi viene difficile guardarlo dritti negli occhi e la stessa cosa è successa anche con delle ragazze nell’ultimo periodo. Però non so cosa pensare perché non ho mai avuto una relazione in tutta i miei 17 anni e quindi non so se succede perché vorrei una relazione o perché potrei essere bi+ o non so
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Alice,
grazie per averci scritto ed esserti aperta con noi.

I dubbi che hai sono legittimi e può succedere di interrogarsi riguardo il proprio orientamento. Ovviamente io non ho la risposta perfetta per te, perché non sono te e non ti conosco. Solo tu puoi sapere esattamente cosa provi e potrai, poi, definirti. Ma posso dirti che non sempre serve avere una relazione per capire se si è bi o no. Non posso sapere il perché tendi a non guardare negli occhi persone che trovi attraenti/interessanti, ma posso consigliarti di provare a concentrarti sul tuo sentire interiore e cosa effettivamente senti riguardo quella persona. Forse questo può aiutarti un poco a sciogliere i tuoi dubbi.
Ma ci tengo a precisare che una cosa molto importante è il tempo: datti tempo. Questi tuoi dubbi saranno più chiari col passare del tempo e con calma. So che magari si vorrebbe sapere tutto subito, ma in questo caso il tempo è veramente un grande aiuto. E altra cosa importante è cercare di non fissarsi troppo su questi dubbi e di non avere la mente occupata solo da essi. Confidarsi e confrontarsi con qualcun* di fidato può aiutare ad alleggerire questi dubbi.

Noi siamo sempre qua se vorrai nuovamente aprirti con noi.

Ti mando un grande abbraccio.

Sara
Giulia Giulia pubblicato il 6 Maggio 2020 alle 10:14 AM
Salve a tutti! Grazie per questo bellissimo portale dove poter condividere storie complesse e confuse con la promessa di un finale più sereno! Questo è quanto: ho 28 anni e fino ai 27 mi sono sentita abbastanza sicura della mia sessualità. Con questo intendo che, pur avendo tante migliori amiche e fortissimi legami con loro, la differenza rispetto a ciò che provavo e mi facevano provare gli uomini era abissale. Quindi, mi spiace, niente cotta non identificata per le migliori amiche. Arrivo a 27 anni abbastanza esausta: non avevo ancora avuto modo di avere una relazione stabile con un ragazzo e mi ero stancata di correre dietro ad amori non corrisposti. Ero maturata, avevo capito che dovevo aspettare, costruire qualcosa con qualcuno che ne valesse la pena. Ma un bel giorno mi sento attratta dalla mia professoressa dell'università, e la terra ha tremato sotto i piedi: mi ha sconquassata, finché non è esplosa una frase nella mia testa "Sono lesbica". Wow, aveva senso! Niente ragazzi, attrazione per le ragazze: è fatta, hai risolto. E invece non è andata così. Dirmelo era come rinnegare 26 anni di vita, di sensazioni ed emozioni realmente provate con gli uomini e mai con le donne. Sono stata molto male ma a un certo punto mi sono detta: esci e scopri! Beh, ironia della sorte conosco un ragazzo: avevo mille paletti alzati visto che ormai mi ero convinta di essermi scoperta lesbica, ma non ho potuto ignorare tutte quelle sensazioni ed emozioni che mi erano appartenute per tutta la vita. Decido di lasciarmi andare, ma non ero tranquilla. Dovevo sempre tenere a bada quel pensiero ossessivo e fobico e mi dicevo "Guarda alla realtà, ascolta quello che senti per lui" e passava. Poi, una notte, sogno una ragazza che conosco dichiaratamente lesbica e mi sveglio con un serio attacco di panico. Capisco che devo approfondire: vado in psicoterapia e il mantra da usare era "Lascia stare le ossessioni e i pensieri intrusivi, prendili per quello che sono: fantasie". E invece arriva una telefonata che sconvolge tutto: una mia amica mi dice che il suo ragazzo dopo 6 anni la lascia perché è gay. O meglio, perché il pallino e il pensiero di poterlo essere ormai lo ossessiona, anche se la ama e sta bene con lei. BOOM, crolla tutto. Perché mi rivedo in lui, fra sei anni. Racconto tutto al mio ragazzo e lui ovviamente mi dice che sto solo ingigantendo un pensiero su cui mi sono fissata, ma sento che non basta. Perché dire "sono lesbica" fa liberare qualcosa dentro di me, mi fa sentire leggera in qualche modo. Anche se non è così semplice, ahimè. E adesso...adesso sono tagliata a metà. Perché nella mia testa qualcosa mi dice che c'è di più di un ossessione trasformata in fobia per la semplice attrazione verso le donne... ma quando vado a dormire serena pensando "ok, devi solo iniziare a camminare" sogno il mio ragazzo e anche altri ragazzi, e le sensazioni che mi davano e al risveglio sono in lacrime. Con lui - che è straordinario - continuo a sentirmi e se mi dice cose del tipo "Vorrei che fossi qui" non posso ignorare il fatto che mi senta trasformata, sciogliere qualcosa dentro, ma dopo un secondo qualcos'altro mi spinge con forza indietro e sento dentro di me urlare "NO, questo è sbagliato non è quello che vuoi". Ormai ho capito che devo dare spazio a questo lato di me ed esplorarlo, dargli tempo e vita perché è chiaro che lo pretende...ma ho paura di non arrivare mai ad essere capace di rimanere in questa dimensione: che sentirmi con una ragazza, flirtarci e baciarla mi farà sentire bene perché asseconderà quel lato, ma arriverà il dolore e la mancanza dell'altro. O che, pur ammettendo e riconoscendo che sono più che semplicemente attratta dalle ragazze, non riesca a vivermi una storia (anche questa che ho temporaneamente sospeso) con serenità perché mi sentirò sempre ipocrita. Ipocrita perché di storie del tipo "è lesbica ma ha scelto l'uomo per questioni sociali e omo-normative se ne sentono TROPPE. E forse, in questo modo, non avrò mai abbastanza forza e coraggio per amare chi mi ama e chi realmente desidero amare.
Francesca Risposta dell'amministratore di: Francesca
Cara Giulia,
rispondo a questo tuo secondo messaggio, anche se abbiamo ritenuto corretto pubblicarli entrambi.
La tua non è una situazione facile: in un mondo ideale avremmo la possibilità di scoprirci ed esplorarci nei modi e nei tempi migliori per noi, senza ripercussioni negative né su di noi, né sulle persone che ci stanno accanto.
La realtà, ahimè, è più complessa... e te lo dico proprio perché anch'io, come te, quando ho avvertito i primi "turbamenti" consapevoli per le donne ero in una relazione consolidata, con un ragazzo che mi amava e che ricambiavo.
Non sai quante volte avrei voluto avere una bacchetta magica per "mettere in pausa" il mio rapporto con lui, fare le esperienze che sentivo di dover fare e poi riprendere la mia relazione oppure terminarla con una nuova consapevolezza su di me.
Invece non è andata così: dopo avere soffocato (con molta fatica e molto dolore) una cotta totalizzante per una ragazza, mi sono ritrovata coinvolta con Silvia, e dato che lei provava le stesse cose per me ho deciso di porre fine alla relazione con quel ragazzo e di mettermi con lei.
Paradossalmente, però, questa decisione non ha sedato i dubbi su chi ero. Anzi, all'inizio non me ne sono proprio posta, di dubbi: ero innamorata di una donna, quindi ero lesbica. Fine della storia.
Però prima o poi quello che senti torna in superficie e non puoi ricacciarlo nell'inconscio all'infinito...
Ciò che voglio dirti è che se davvero provi attrazione sia per i ragazzi che per le ragazze, nemmeno avere un'esperienza/relazione con una ragazza ti darebbe la tranquillità che cerchi, la certezza che ti manca in questo momento.
Anzi, potresti ritrovarti pentita di avere rinunciato a una persona per cui chiaramente provi ancora dei sentimenti.
Purtroppo questa "dualità" è difficile, all'inizio, da accettare e integrare nella propria identità, perché siamo viviamo in una società profondamente binaria che ci spinge a forza in una direzione o nell'altra: uomini o donne, etero o gay. Invece ci sono infinite sfumature tra i due estremi, sia nell'identità di genere che nell'orientamento sessuale.
Se anche trovassi una ragazza che ami e ti mettessi con lei, l'attrazione per i ragazzi non sparirebbe per magia... Quindi, anche se non ho una soluzione, l'unico consiglio che mi sento di darti è di cercare di vivere giorno per giorno accettando tutte le parti che convivono in te: soffocare una o l'altra non porterebbe a niente di buono.
Ciò non vuol dire che tu sia destinata a non poter avere una relazione felice: con la persona giusta potrai esprimere e condividere tutto ciò che c'è dentro di te, sia che significhi semplicemente parlarne, sia - se è ciò che vorrai - scegliendo la strada della non monogamia etica, il poliamore.
Però, anche se sembra una banalità, per trovare la felicità in una relazione è necessario che prima tu riesca a stare bene con te stessa. Prenditi il tempo per farlo, e tutto il resto arriverà al momento giusto.

Ti mandiamo un grande abbraccio.

Francesca
Giulia Giulia pubblicato il 6 Maggio 2020 alle 9:50 AM
Buongiorno! Innanzitutto grazie per aver creato questo portale: al mondo non c'è peggio che sentirsi soli nella confusione. Questo è quanto: ho 28 anni e per i primi 27 ho avuto un mucchio di migliori amiche e un pò di ragazzi. Con le amiche ho avuto legami molto stretti, ma nulla a che vedere con la chimica e le sensazioni che provavo con un ragazzo. Un anno fa mi è capitato di sentirmi attratta da una ragazza: mi ha scombussolato, ho sentito un terremoto dentro di me e mi sono sentita esplodere con la frase che bombava in testa "sono lesbica". In quel periodo non avevo incontrato nessun ragazzo interessante, anche perché mi ero stancata di intraprendere infatuazioni non ricambiate e aspettavo semplicemente che "arrivasse quello giusto". Motivo per cui ho creduto di essere chiaramente lesbica: i ragazzi non ti dicono più niente, le ragazze ti intrigano UN SACCO! Panico e ansia totale, perché qualcosa non tornava. Mi faccio coraggio e mi dico "esci e vedi che succede!". Ecco, ho conosciuto un ragazzo. Avevo mille pregiudizi perché in quel momento pensavo di aver ormai chiuso quel capitolo, ma non ho potuto fare a meno di provare quello che provavo stando con lui...le sensazioni erano quelle di sempre. Allora mi sono detta "ok, hai affrettato le conclusioni, stai bene con questo ragazzo, fine". Ma ho vissuto malissimo l'anno insieme a lui... mi sentivo a disagio se c'erano ragazze gay nei dintorni, a disagio se nei film accadeva lo stesso, nel panico se qualcuno scherzando mi diceva "tu sei un pò lesbica". Sono andata in psicoterapia e avevamo iniziato a lavorare sul "Pensa a quello che provi nella realtà e lascia perdere le paranoie mentali". Ma qualcosa non tornava, lo stesso. E poi arriva la chiamata che ha fatto scoppiare tutto: una mia collega, fidanzata da sei anni, mi dice che il suo ragazzo l'ha lasciata perché credeva di essere gay. Non aveva incontrato nessuno e stava bene con lei, ma il pallino mentale ormai lo stava consumando e non ne poteva più. BADABOOM: scoppio di nuovo. Improvvisamente sento di nuovo quel terremoto interiore e sento il bisogno di dirlo: sono lesbica. Dirlo mi faceva sentire leggera, libera anche se non capivo da cosa. Non riesco più nemmeno a farmi toccare dal mio ragazzo perché provo un dolore infinito (emotivo, non fisico) e chiedo alla psicoterapeuta di approfondire la cosa. E adesso..adesso sono spaccata a metà. Ho capito che non posso ignorare quello che provo per e con il mio ragazzo, ma qualcosa nella mia testa mi dice che è sbagliato, che sono lesbica. Ho deciso di confrontarmi con le dirette interessate e sì, mi sento carica, piena di adrenalina, leggera nell'immaginarmi in quel contesto e poterlo vivere liberamente ma...ma finisco per sognare il mio ragazzo. E mi sveglio in lacrime. Ora ho capito che forse ho demonizzato parecchio la cosa e che c'è un solo modo di capire: smetterla di idealizzare o soffocare l'attrazione per le ragazze e provare a vivere questa cosa. La mia paura è la seguente: visto che l'ho fatta diventare una fobia, come se il semplice essere attratta dalle donne mi impedisse di vivere quello che - forse - mi fa stare bene davvero, troverò un modo per trovare più equilibrio? Perché al momento se il mio (ormai ex) fidanzato mi scrive "vorrei che fossi qui con me" mi sento sciogliere dentro, e trasportata, ma poi qualcosa mi blocca e mi urla "E' SBAGLIATO, Devi seguire quella strada" e mi fa stare male...Temo che il problema non sia il mio orientamento sessuale ma il modo fobico, idealizzante e totalizzante in cui non riesco a convivere con le emozioni. A volte penso che si tratti solo di avere coraggio, approfondire la mia sessualità e scoprire un mondo nuovo dove mi troverò finalmente felice e serena. Ma qualcosa, dentro di me, mi dice che non sarà così semplice...
Andrea Andrea da Correggio pubblicato il 1 Maggio 2020 alle 7:13 PM
È normale che per una persona che si definisce bisex per un periodo non trovi attrazione per lo stesso sesso ?
Cioè mi hanno sempre attratto sia gli uomini che le donne ma in questo periodo gli uomini non mi attraggono è solo un periodo così o no
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Andrea,
innanzitutto grazie per averci scritto!

Riguardo la tua domanda: la bisessualità ha tante sfumature e può variare con il tempo, quindi sì, possono esserci periodi in cui si è più attratti verso un genere piuttosto che l'altro. Questo non ti rende meno bisessuale. Spesso si pensa che le persone bisessuali siano attratte allo stesso modo da entrambi i generi, ma non è così. Ci sono tante sfumature perché ci sono tante persone bi+ e ogni persona è diversa. Di questo ne abbiamo un po' parlato nella sezione "Pregiudizi": https://www.bproud.it/wordpress/pregiudizi/ che ti invito a leggere. Può aiutarti!

Se hai altre domande, puoi sempre contattarci. Noi siamo qua.

Un abbraccio,
Sara
Tati Tati pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 3:24 PM
Ciao Bproud!
vi scrivo perché ultimamente sento di essere piuttosto confusa.
Non ho mai preso in considerazione l'idea di essere attratta anche dal sesso femminile, ho 23 anni e negli ultimi sei sono stata assieme ad un ragazzo. In questi anni sono sempre stata sicura della mia sessualità, anche perché prima di lui non ero interessata ad avere relazioni, di nessuno tipo.
Due anni fa penso però di aver preso una sbandata per una ragazza, ma ero fidanzata, con lui stavo bene e ho lasciato perdere. Da quel momento però ho iniziato a immaginarmi e ad essere curiosa di sperimentare non tanto con quella ragazza, ma con una ragazza in generale.
Ho portato avanti questi dubbi dentro di me fino a quando il mio ragazzo mi ha lasciata, poco prima della quarantena. Sempre prima della quarantena, da single, durante un uscita con amici, c’è stato uno scambio di sguardi con una ragazza, con la quale sono poi uscita, ma il mio umore dovuto alla recente rottura non mi ha permesso di essere molto coinvolta.
E’ poi iniziata la quarantena e ho così deciso di approfondire, per quanto possibile, questo dubbio che mi portavo avanti da anni, ma ora che siamo costretti in casa, la situazione è complicata. Mi sono iscritta ad una app di incontri solo per parlare con ragazze e ragazzi e cercare di capire se potesse cambiare qualcosa parlando con i due sessi. Ma il fatto di sapere che non ci sarà altro che qualche chiacchiera per passare questi giorni noiosi mi porta ancora più confusione perché è come se tutte le conversazioni che sto avendo siano "inutili".
Ora, oltre avere pazienza, cosa mi consigliate per capire se quello che sento, riguardo all’immaginarmi con una ragazza sia solo pura curiosità (visto che magari l’unica relazione che ho avuto, dai 17 anni ai 23 sia stata con ragazzo) o ci sia qualcosa di più?
Risposta dell'amministratore:
Ciao Tati, innanzitutto ti ringraziamo di averci scritto!
Come hai passato la quarantena? Spero che non sia stata troppo pesante per te e i tuoi cari. Per quanto riguarda i dubbi che ci hai scritto, sappi che sono perfettamente normali 🙂 viviamo in una società che dà per scontata l'eterosessualità della gente, e questo a volte crea confusione in noi persone bi+, perché effettivamente a noi piace il sesso opposto e in una relazione che dall'esterno sembra etero ci stiamo bene. Il risveglio alla propria bi o pansessualità per alcune persone arriva in un secondo momento, e porta con sè tanti dubbi come quelli che hai tu. In realtà già il fatto che tu abbia dubbi e curiosità così insistenti è il segnale che c'è qualcosa di inesplorato nella tua sessualità che richiede attenzione, altrimenti non ti saresti nemmeno posta il problema...
Una soluzione a questi dubbi è leggere quanto più ti è possibile e confrontarti con altre persone bi+, spesso le esperienze degli altri ci aiutano a fare chiarezza dentro di noi. Oltretutto tu sei single, e per quanto questo periodo non sia il più propizio a conoscere gente nuova, in certi casi anche online si creano rapporti interessanti: ad esempio, anche online puoi renderti conto se arrivi a desiderare davvero l'incontro dal vivo con una persona oppure no.
Insomma il consiglio che sento di darti è di sperimentarti e di ricercare le tue risposte in tutti i posti che ti sembrano opportuni e sicuri per te.
Se ti va, facci sapere come vanno le cose 🙂
Un abbraccio enorme,
Valeria - Staff BProud