Bproud risponde

Bproud risponde è una sezione dedicata alle vostre domande, ai vostri dubbi e alle vostre piccole grandi incertezze con una grande novità: aiutare, allo stesso tempo, tutti coloro che si trovano in una situazione simile e che grazie alla vostra esperienza potranno trovare le loro risposte.

Sin dalla sua nascita, Bproud ha sempre offerto un importante supporto alle persone bisessuali e pansessuali attraverso tutti i propri canali ma questa sezione vuole essere qualcosa di diverso: le risposte, anche in forma assolutamente anonima, saranno pubblicate sulla pagina così che la vostra esperienza possa aiutare tutti coloro che stanno vivendo una situazione simile. Una volta inviata, la domanda sarà pubblicata sulla pagina (i vostri dati personali non saranno visibili) e la nostra risposta arriverà il prima possibile.

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75 messaggi.
Francesco Francesco da Toscana pubblicato il 14 Aprile 2020 alle 6:14 PM
Buongiorno,
Innanzitutto vorrei complimentarmi con voi per il lavoro che fate qui sul blog, aiutando, ponendovi come punto di appoggio, coloro che hanno dei dubbi circa la propria sessualità, e ringraziare in anticipo chi prenderà un po' del suo tempo per rispondermi. 🙂
Sono un ragazzo toscano di 19 anni, con un passato caratterizzato da dubbi, sempre accantonati, per quel che concerne il soggetto della mia attrazione.
Negli ultimi tempi ho riflettuto parecchio sull'argomento, trovando errate le certezze che mi ero creato negli ultimi anni, pensando che una mia ipotetica attrazione per altri ragazzi fosse solo invidia. Tutto ciò mi ha dunque portato a prendere in considerazione la bisessualità, la quale sembra, al momento, la più indicata per me, trovandomi attratto da soggetti di ambedue i generi.
Se, qualche anno fa, avere una relazione sia sentimentale che sessuale con una ragazza era pressoché ovvio e da me apprezzato moltissimo, lo stesso discorso, per antitesi, non era così scontato nei confronti del genere maschile. Il grande divario tra allora e adesso, è il mio considerare possibile anche una relazione con un ragazzo, l'idea non mi infastidisce più, neppure il pensiero di ipotetici baci, rapporti e momenti di intimità, come se il mio pensiero si fosse evoluto nel tempo.
Sono arrivato alla conclusione, dunque, che la mia bisessualità è pressoché palese, e differentemente da ciò che pensavo accettarla è stato facilissimo, me ne sono accorto a mala pena, è stato tutto così naturale.
Il mio problema ora è... come faccio a essere ciò che sono alla luce del sole? Ogni volta che ci penso l'ansia mi assale! Con la mia famiglia andrebbe tutto liscio come l'olio, in ambito sessuale in casa mia non esistono tabù, ma gli amici, i conoscenti, loro come lo prenderebbero? Ho due compagnie di amici, tutti molto aperti mentalmente in ambito di lgbt, a parte un paio di eccezioni, tra i quali vi sono dei bisessuali che hanno addirittura rapporti tra loro.
Vede, in realtà non ci sarebbe nulla da temere, ma sono sempre vittima di un'ansia che mi impedisce di compiere questo passo per me decisivo, dubbi ricorrenti sono "e se avessi sbagliato tutto? Se io non fossi realmente bisessuale?", oppure "come faccio a conoscere ragazzi disposti ad avere qualche esperienza con me?", "come faccio a uscire allo scoperto se ho l'ansia che si sappia in giro?", "come faccio a sapere con chi voglio stare, se colei o colui mi piacciono davvero o se sono la persona sbagliata?".
In conclusione aggiungo che nonostante in molti, sia ragazzi che ragazze, mi dicano che sono bello e ho un buonissimo fisico con spalle larghe e un buona percentuale di muscolatura (non sono un palestrato, sono un nuotatore), anche se non proprio definita del tutto, ho avuto sempre scarsa fortuna con le donne (riconosco di essere un po' artefice del mio destino, non è che ci abbia proprio provato), e adesso quando qualcuno mi attrae (siano essi uomini o donne), sono già convinto di non piacere, come se il destino fosse già scritto, come s'io fossi una creatura a parte dagli altri destinata a questo, non ci provo neppure... in realtà non so neanche come si faccia provarci... XO, ma sono arrivato al punto di voler cambiare, stravolgere la mia vita, smettere di mantenere segrata la mia bisessualità e riuscire finalmente a concludere con qualcuno; anche perché più passano gli anni più la voglia di avere una prima esperienza bussa alla porta.
Rimango in attesa di un gentile riscontro,
Ciao e buone cose.
Risposta dell'amministratore:
Ciao Francesco, grazie per averci scritto!!
Tutte le domande che tu ti fai, e tutte le tue paure, sono normalissime e abbastanza condivise da tante persone bisessuali nel mondo. Scoprire in se stessi un orientamento sessuale diverso da quello etero porta con se' tanti dubbi e paure, inclusa la paura di aver "capito male". Ma, vedi, l'orientamento sessuale fa parte della nostra identità, è solo nostro, e abbiamo tutto il diritto di sperimentare, fare prove ed errori, per capire pienamente chi siamo. Questo è anche il bello delle definizioni: ce ne sono tantissime, e possiamo scegliere di volta in volta quella che sentiamo più nostra.
Da quello che scrivi si capisce che tu hai un grandissimo desiderio di vivere una vita più autenticamente tua, ed è chiaro che pensare a tutto insieme (il coming out con tutti, il trovare persone da frequentare, presentarsi come coppia agli amici e parenti) possa spaventare. Perché allora non inizi da una piccola cosa per volta? Prova a parlare con un@ amic@ con cui ti senti sicurissimo che ti accoglierà senza fiatare; inizia con piccoli coming out a tu per tu in modo da acquisire sicurezza in te stesso. Sai già di partire abbastanza avvantaggiato perché hai un contesto tranquillo e inclusivo, approfittane 😉
Nel frattempo magari prova a confrontarti con altre persone bi o pansessuali: ci sono tanti gruppi online (visto che al momento non è possibile socializzare più di tanto dal vivo) in cui ci si confronta sui propri dubbi e le proprie curiosità, e spesso parlare con altre persone che stanno vivendo le tue stesse cose aiuta a sentirsi più forti e a chiarirsi.
Se ti va, scrivici ancora e facci sapere come vanno le cose 🙂
Un abbraccio fortissimo,
Valeria - Staff BProud
Sara Sara da Catania pubblicato il 9 Aprile 2020 alle 10:40 PM
Ehilà BProud :)!
Sono venuta a conoscenza di questo blog giusto qualche minuto fa ed eccomi già qua a scrivere! Sin da piccolissima non ho mai provato attrazione fisica per i maschi. Non sapevo cosa significasse fino a circa 12 anni, quando scoprii di essere lesbica.
Mi ritrovo a guardare sempre porno etero e ad impersonificarmi nell'uomo che dà il piacere alla donna. Trovo i porno tra donne abbastanza finti e visti da un occhio maschile, per questo motivo mi annoiano. Il più delle volte mi piace vedere un uomo che soddisfa una donna, a volte però non ci riesco proprio a causa (**trigger warning**) delle molestie subite da mio cugino all'età di 12 anni ed altre volte ancora mi piace "impersonificarmi" nella donna che viene soddisfatta dall'uomo (1 volta ogni 1000 tipo?). Il fatto è che mi eccita anche vedere un uomo masturbarsi.
Tutti questi riscontri però nella vita reale non li trovo. Io mi chiedo ogni giorno però se possa essere bisessuale ma avere un trauma a causa delle molestie subite oppure magari trans o semplicemente una donna lesbica.
So che non siete dei geni della lampada però mi piacerebbe proprio avere un'opinione da qualcuno che non sia io.
Sfortunatamente non riesco a parlarne con nessuno dato che sono molto incerta di questi argomenti.
Francesca Risposta dell'amministratore di: Francesca
Ciao Sara,
grazie per il tuo messaggio. È una questione molto interessante che ci dà l'opportunità di affrontare una tematica ancora poco discussa: le fantasie sessuali (nello specifico, legate alla masturbazione), il loro ruolo e il rapporto che hanno con l'orientamento sessuale di una persona.
In passato le fantasie che emergevano (o che venivano ricercate) durante la masturbazione sono state spesso considerate come la cartina al tornasole dell'orientamento sessuale: cerchi porno gay? Allora sei per forza omosessuale!
La realtà, però, è ben più complessa: ti faccio un esempio.
Moltissime persone hanno fantasie considerate "estreme" (ad esempio le varie forme di feticismo o persino fantasie legate all'idea dello stupro) che funzionano benissimo finché sono nella loro testa, ma che non si sognerebbero mai di mettere in atto davvero. Perché questa apparente discrepanza? Perché quello che funziona nei nostri pensieri potrebbe addirittura darci fastidio o farci sentire a disagio, se accadesse davvero.
Con questo voglio semplicemente dirti che le fantasie, a meno che non siano davvero esclusive e a senso unico, lasciano il tempo che trovano. È un ambito in cui abbiamo il controllo totale: non dobbiamo gestire emozioni o avvenimenti che coinvolgano altre persone, men che meno abbiamo a che fare con le loro reazioni e la loro fisicità.
Né, d'altra parte, una storia di abusi determina necessariamente l'orientamento o le pulsioni/repulsioni che abbiamo da adulti.
Per questo motivo, se davvero hai bisogno di capirti e indagare, puoi partire da chi ti attrae nella vita reale: chi ti smuove sensazioni forti? Chi ti fa battere il cuore, in senso emotivo o anche solo puramente fisico?
Concentrati solo su questo, senza pregiudizi: con il tempo, avrai la risposta 🙂

In bocca al lupo!
Andrea Andrea da Milano pubblicato il 30 Marzo 2020 alle 12:46 AM
Salve Bproud!
Sono un ragazzo di nome Andrea che è 18enne da non molto tempo. Da piccolo pensavo di volere attenzioni sia da ragazze che da ragazzi e ho avuto principalmente due “crush” per ragazze e due per ragazzi. Non sono stato mai uno stereotipo di un ragazzo gay e la cultura gay mi è, posso dire, “relatable” ovvero “condivisibile” (che posso condividere) ma allo stesso tempo sento che non mi può rappresentare ”completamente”. Questo perché mi sono reso conto di avere avuto un percorso molto personale e un po’ “isolato”, che mi ha lasciato un po’ incerto.
Sin dall’età di 12 anni sono attratto dal genere maschile e dalla p*rnografia gay (è vero che non ci si debba basare sulla pornografia, però è anche vero che la frequenza con cui guardo p*rnografia etero è pari a 0).
È stato all’età di 14 quando ho preso una cotta abbastanza forte per un mio amico e questo mi aveva lasciato abbastanza triste. In tutto questo ringrazio la mia migliore amica che conosco dalla scuola media (lei è bi) con cui sono riuscito a fare coming out e a dire quello che ho provato. Ora sono in una relazione con un ragazzo anche se qualche volta abbiamo divergenze per i nostri “caratteri”.
Ho sviluppato un po’ tardi la passione per la musica e ho iniziato ad ascoltare e ad appassionarmi di più recentemente: il fatto di essere “diverso” dalla maggior parte mi lascia incerto. Ora sono sotto stress per la scuola e impegni vari, non riesco a provare particolare attrazione per nulla e mi sento confuso, inoltre ho pochi amici lgbtq+ e questo mi rende ancora più insicuro
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Andrea,
intanto grazie mille per averci scritto e per esserti apert* con noi.

Capisco la tua insicurezza e confusione, non è sicuramente facile. Questi sentimenti, però, sono normali. Sappi che non ti sentirai per sempre così e col tempo cambierà e non ti sentirai più insicur* e confus*. Al tuo fianco ora hai persone fidate, come la tua migliore amica e il tuo ragazzo, e sono sicura che più avanti incontrerai altre persone con cui poterti confrontare e stringere un forte legame. Non sei sol*.

Non sentirti in colpa o abbattut* per provare queste emozioni. Non è facile, sì, ma è possibile superarle. Piano piano e senza essere dur* con te stess*.
La situazione attuale che stiamo vivendo poi non aiuta per niente nessun* ed è normale non sentirsi interessat* a niente. Lo so che su internet le persone sembrano essere super impegnate e produttive, ma ti assicuro che non sono tutt* così e ci sono molte persone che fanno fatica. Non sei sol* neanche in questo.

Vedrai che piano piano la situazione cambierà e andrà meglio e riuscirai a trovare altre persone, anche della comunità lgbtq+, con cui parlare e stringere legami. In questo momento, puoi provare anche ad utilizzare internet: su facebook ci sono tanti gruppi dedicati in cui puoi conoscere persone.

Anche noi ci siamo, siamo sempre qua.

Ti mando un grosso abbraccio e ricordati che non sei sol*.
Abbi cura di te.

Sara
Silvia Silvia da Milano pubblicato il 19 Marzo 2020 alle 11:57 PM
Ciao a tutte, ho bisogno di un consiglio, qual è il modo migliore per conoscere persone bisessuali/pansessuali in Italia? Credo di averle provate tutte, sia online che offline ma alla fine le uniche categorie che mi capita di incontrare sono etero (che cercano la threesome), omosessuali (che ti temono) o persone che intuisco non vogliono fare coming out e quindi non so con chi sto parlando. Ho bisogno di confrontarmi con persone che vivono il mio stesso orientamento, a cui non devo spiegare nulla, e con cui non debba sempre avere la sensazione di camminare sulle uova... mi sento isolata dal mondo e desidero tanto conversazioni libere e senza pregiudizi. Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento potrete darmi.
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Silvia,
grazie per averci scritto ed esserti rivolt* a noi.
Capisco la difficoltà nell'incontrare persone con cui parlare liberamente e la fatica e il dispiacere che si viene poi a creare.
Non so quali siti tu abbia utilizzato, ma mi viene da consigliarti di provare su facebook. Ci sono vari gruppi legati al mondo lgbtq+ e forse si riesce a conoscere qualcun*. Penso, ad esempio, al gruppo PANPLANET - Gruppo pansessuale e panromantico.
Mentre offline mi viene da consigliarti l'arcigay della tua città e/o i vari sottogruppi ad esso collegati, ma non so se tu ci abbia già provato. Magari, visto anche il momento che stiamo attraversando, hanno dei gruppi/contatti online dove poter fare conoscenza.
Ad ogni modo, fare conoscenza di persone con cui ci si trova bene non è sempre facile e immediato e, a volte, avviene con il tempo. Capisco però il dispiacere che provoca il non trovare persone con cui confrontarsi e parlare liberamente.
Sono sicura, però, che prima o poi riuscirai a trovare qualcun*.
Sappi che noi siamo sempre qui per qualsiasi cosa.

Un caro abbraccio,
Sara
Vanessa Vanessa pubblicato il 26 Febbraio 2020 alle 9:29 PM
Ciao! Sono Vanessa e ho 19 anni. Vi scrivo perché vorrei aprirmi con qualcuno che mi possa capire. Allora io credo di aver iniziato a farmi domande riguardo l’essere bisessuale circa un anno fa credo. In pratica il primo ricordo che ho al riguardo è l’aver sognato che baciavo una ragazza protagonista di una serie tv. All’inizio ci sono passata sopra ma poi pensandoci ho realizzato che la cosa mi era piaciuta. Ma in quel momento era solo una cosa che mi era passata per la mente a cui non ho dato tanto peso, anche se l’idea mi ritornava in mente abbastanza spesso. Dopo ho guardato un’altra serie e, anche se so che sembra stupido, man mano che la guardavo mi rendevo conto di essere attratta dalla protagonista in qualche modo, anche se non sapevo di preciso come. Dopo un po’ di tempo, ora non ricordo, ma ho provato ad iscrivermi ad un’app di incontri per ragazze perché mi piaceva l’idea di poterne conoscere qualcuna. Dopo ho solo smesso di usarla perché, essendo tanto insicura, non avevo neanche il coraggio di mettere una mia foto come profilo, quindi ho lasciato perdere. L’ho detto solo a due mie amiche: una non so se mi abbia preso troppo sul serio o se non ci fa caso e basta, anche se a quanto dice è bisessuale anche lei, ma io non ne sono troppo sicura. Poi c’è la mia migliore amica che invece mi crede e all’inizio pensava che mi fossi innamorata di lei ma ho smentito subito perché non è così. Anche se pensando al classico stereotipo dell’innamorarsi della propria migliore amica mi ha fatto pensare se non fosse così anche per me.. in ogni caso no. Nell’ultimo periodo sto pensando al mio orientamento molto spesso, sento sempre di più di essere attratta anche dalle ragazze, anche se per lo più sono cotte per celebrità e un paio di persone nella vita reale che mi hanno colpito. Il punto è che fin da piccola ho sempre immaginato la mia vita con un ragazzo e adesso che sto scoprendo questa cosa, al tempo stesso sono emozionata e nervosa, per come andranno le cose. Alle medie ho avuto una cotta per un ragazzo, poi è iniziata la mia passione per gli One Direction e alle superiori niente di che. Anche se guardando le serie tv e i film in quegli anni speravo solo di trovare un ragazzo come loro, perché mi piacevano e volevo qualcuno a cui potessi piacere solamente per chi ero, senza preoccuparmi delle apparenze. Non ho mai avuto una relazione e nemmeno dato il primo bacio e fra pochi mesi faccio 20 anni. Non so cosa pensare.. Poi qualche mese fa incontro un ragazzo, il primo, che inizia a scrivermi e, tralasciando dei grandi scivoloni, all’inizio la cosa mi piaceva perché era la prima volta che qualcuno si interessava a me. Solo che fin dai primi giorni ho poi avuto una brutta sensazione, di non essere adeguata, tanto che la sera in cui siamo usciti l’ho fatto controvoglia, perché fondamentalmente non mi interessava. Era troppo invadente e il suo carattere non mi piaceva. In pratica quella sera e i giorni in cui ci siamo scritti l’ho “usato” come valvola di sfogo, perché era l’unico che mi abbia mai fatto domande personali. Quella sera mi ha anche preso la mano al tavolo, ma non mi ha fatto nessun effetto.. anzi ero a disagio più che altro. Pochi giorni fa sono uscita con delle mie amiche e c’era anche la sorella del moroso della mia migliore amica, una ragazza semplice e carina. Per strada per scherzare mi ha dato la mano e non so neanche spiegare come mi sono sentita, ero contenta, a mio agio e mi sentivo in qualche modo attratta. Poi l’ho tolta quasi subito perché non sapevo se a lei sarebbe andato bene camminare per mano, dato che non la conoscevo. Quindi ora sono qui a farmi questo tipo di domande: so che sono attratta anche dai ragazzi, solo che riesco ad immaginarmi insieme solo a ragazzi celebrità, se penso alla mia vita reale, non riesco ad immaginarmi con un ragazzo, ma non perché a me non piacciano, solo che non riesco ad immaginarmi che possa piacere ad un ragazzo e vivere come fanno tutti gli altri.. non so se mi spiego. Invece con una ragazza riesco ad immaginarmi anche nella vita reale. Poi mi pongo anche tanti altri problemi: se mi metto con una ragazza poi riuscirò ad avere dei figli? Perché vorrei averne anche di miei e di adottati. E poi ho quasi 20 anni e non ho mai avuto nessuna esperienza con nessuno dei due sessi e mi ritrovo a pensare che sono attratta da entrambi, non me lo sarei mai immaginato.
Risposta dell'amministratore:
Ciao Vanessa, grazie per averci scritto.
Ho letto con molta attenzione e partecipazione ciò che hai voluto condividere con noi.
Leggo qualche piccolo problema o paura nel relazionarti con persone reali intorno a te, per quanto riguarda le possibili attrazioni o storie sentimentali.
A volte può capitare di rimanere particolarmente colpiti da un personaggio rappresentato in qualche film o serie tv e cercare quelle caratteristiche anche fuori dal monto della finzione, rimanendo delusi ogni volta. Ti posso consigliare di cercare di staccarti un po' da quel mondo fantastico che è il cinema o la tv e trovare il bello e l'interessante anche nelle persone reali che puoi incontrare nella vita, ti assicuro che, senza partire con un'aspettativa irragiungibile, si possono avere delle piacevoli sorprese, fidati 🙂
Per quanto riguarda la bisessualità, dovresti provare anche lì a lasciarti andare, piano piano e vedere cosa succede. A volte rimangono solo fantasie, altre volte succedono cose belle da vivere e che ti cambiano radicalmente la visione della vita.
Se hai altre domande scrivici ancora.
Un abbraccio,
Federica
anna anna da roma pubblicato il 18 Febbraio 2020 alle 12:02 AM
Ciao bproud, scrivo per chiedervi un consiglio su come impostare una relazione aperta. Da qualche mese io e il mio ragazzo abbiamo deciso di iniziare ad avere una relazione aperta. Ammetto che la necessità iniziale che mi ha protato a proporgli questa cosa non sia stata il frutto di una maturazione personale su come affrontare una relazio serenamente, ma piuttosto è nata la necessità con la prospettiva che avremmo dovuto affrontare una relazione a distanza per un anno intero. Poichè stiamo insieme da vari anni e abbiamo un forte legame di fiducia, ho pensato che la cosa migliore per affrontare questa nuova fase della vita fosse quella di avere più libertà sessuale ed emozionale. Io sono fermamente convinta che sia fisiologico di noi esseri umani provare attrazione per altri esseri umani, e il continuo soffocare questa pulsione nella società monogama mi ha fatto capire che l'idea della relazione aperta sia la soluzione in generale a tutte le fasi della relazione (non solo durante la distanza). Le regole della nostra relazione aperta sono quelle del rispetto e dell'attenzione verso i rischi si contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Abbiamo deciso però di non basare questa apertura sulla completa sincerità perchè in realtà non ci raccontiamo se frequentiamo altri partner. So che alla base delle relazioni aperte ci sta anche la sincerità totale nella quale il compagno continua ad essere partecipe della tua vita anche privata con gli altri partner. Sembra una prospettiva ideale, liberatoria e soprattutto di profonda unione. Io però non so come fare questo ultimo passo, soprattutto perchè ormai viviamo lontani e la comunicazione per cose così delicate non è facile via telefono. So che il passo verso l'apertura è incompleto secondo gli "standard" del poliamore, secondo voi questo tipo di sincerità sia fondamentale? che consigli mi potete dare?
Grazie mille per avermi deicato spazio e tempo.
anna
Risposta dell'amministratore:
Ciao Anna,
Grazie per averci contattato.
Partiamo dalla differenza fra coppia aperta e poliamore: entrambe fanno parte delle non monogamie etiche/consensuali, ma con diversità di coinvolgimento. La coppia aperte ha come base una libertà esclusivamente sessuale all'esterno della coppia, quindi nessun coinvolgimento emotivo/sentimentale verso altre persone. Il poliamore implica una relazione diversa, non solo sessuale (potrebbe anche non esserci il sesso in realtà), ma, appunto, di natura emotiva/sentimentale.
Nelle non monogamie consensuali, coppia aperta inclusa, vige la regola del consenso e della comunicazione sincera, leale. Ma anche regole che ogni coppia, triade, altro, può inserire nel nucleo e che vanno bene a tutti i coinvolti. Il vostro mi sembra un dadt, don't ask don't tell, una regola che permette ai partners coinvolti di condividere alcune cose ed escluderne altre, come dettagli su incontri sessuali, romantici, altro. Ogni nucleo può creare regole diverse, l'importante è che siano chiare e volute da tutti.
Per quanto riguarda la vostra scelta, la motivazione che vi ha spinto ad aprire la coppia, vedrete poi col tempo se funzionerà o meno, o se ci sarà bisogno di piccoli accorgimenti o modifiche di regole.
Se hai bisogno di altre informazioni o consigli, non esitare a contattarci nuovamente.
Un saluto,
Federica
S. S. da Milano pubblicato il 9 Gennaio 2020 alle 2:49 PM
Ciao Bproud,
scrivo per chiedervi come posso definirmi e anche per sfogarmi. Sono un ragazzo di 27 anni e da anni faccio fatica a inquadrare il mio orientamento sessuale. Sin da adolescente ho avvertito in me la presenza di fantasie omosessuali e un attrazione netta verso gli uomini. Le ragazze mi colpivano ma senza un reale trasporto sessuale, quanto più affettivo e platonico. Vado avanti così fino all'età di 19 anni quando conosco la mia prima ragazza che chiamerò M. Il rapporto con M.,conosciuta in università è iniziato dopo che la vidi ad un esame e rimasi colpito dalla sua testardaggine. Niente di fisico solo il suo carattere. La corteggiai per mesi fino a che ci mettemmo insieme. La relazione è durata 2 anni. Ancora ad oggi sono convinto di averla amata. Mi resi conto del sentimento che provavo dopo un anno quando vedevo i suoi difetti e l'accettavo ma soprattutto perché avvertivo in me fantasie sessuali nei suoi confronti. Quando guardavo video porno, non cercavo quelli gay ma quelli etero e pensavo a lei. La desideravo a tutti gli effetti e la frequenza dei rapporti che avevo con lei non erano per me abbastanza. Stando con lei scoprì un altro lato della mia sessualità del quale ero completamente all'oscuro. La storia si concluse dopo due anni. L'anno e mezzo successivo lo trascorsi a riprendermi dalla fine di quella storia che fu tanto bella quanto devastante. Impiegai parecchio a smaltire il sentimento che provavo e alcune volte mi capitava di ricontattarla con la speranza di ricucire un rapporto senza avere mai successo. In quell' anno e mezzo le mie fantasie continuavano ad essere rivolte a lei e a quello che sentivo per lei. Tuttavia man mano che il sentimento passava, le fantasie su di lei diminuivano di intensità lasciando posto alle fantasie omosessuali. Già allora chiesi un parere sulla situazione: chiesi ad un conoscente bisessuale che mi disse apertamente che secondo lui ero per l'appunto bisessuale e non gay e chiesi anche al responsabile di un forum sul tema dell'omosessualità che mi rispose che secondo lui non ero omosessuale per tutta la componente emotiva e sessuale vissuta con la mia ex ma non sapeva come inquadrarmi. Arriviamo al 2016 decido di ripartire e buttarmi in una nuova frequentazione sebbene abbia ancora paura di star male per amore. Incontro una nuova ragazza, il sesso con lei mi piace ma allo stesso tempo non sono innamorato. La frequentazione finisce dopo 3 mesi. Anche in quell'occasione comparvero le fantasie sessuali su di lei, alternate a quelle omosessuali. Ad oggi non ho alcuna frequentazione, sento le fantasie gay più intense ma quando mi capita di ripensare maggiormente alla mia prima ragazza avverto che la cosa mi piace. Sento che ripensare a quello che facevo con lei mi piaceva ma perché c'era il sentimento profondo che lega due persone che si amano e si desiderano. Ad oggi non riesco a capire come inquadrarmi e chi sono. Se sia stata una cosa passeggera o se a seconda di chi mi innamoro o con chi mi frequento le mie fantasie mutano nel tempo. Mi chiedo se sono l'unico ad avvertire questo e come possa quindi defirnimi.

Vi ringrazio per i consigli e il supporto che potete darmi in questa situazione abbastanza complicata e vi faccio i complimenti per il lavoro che svolgete.
Chiara Risposta dell'amministratore di: Chiara
Ciao!
Immagino la frustrazione e la confusione che provi non riuscendo a definirti, perché anche a me capita che per lunghi periodi mi attragga solo un genere, quindi mi sono posta domande simili alle tue. Quello che posso dirti è ciò che ho imparato io stessa: le etichette sono nate per farci sentire parte di un gruppo, uniti in una famiglia allargata, non per farci soffrire perché non capiamo a quale apparteniamo. Anzi, c'è anche una bellissima definizione che permette a tutti di metterci comodi al suo interno stando bell* largh* al suo interno: queer.
Ci sono persone che cambiano modo di definirsi più volte nella vita, in base a come si sentono in quel momento, a ciò che provano a alle persone per cui lo provano.
Ciò che voglio dirti è che non devi necessariamente incastrarti in un termine che senti poco adatto a te, permettiti invece di vivere le emozioni che provi intensamente e senza porti limiti.
Non è importante definirsi, ma amarsi per ciò che si è, anche se spesso ci appare poco chiara la nostra vera natura.
Ti auguro tanta gioia e spero di esserti stata in qualche modo di aiuto,
Chiara
Valentina Valentina pubblicato il 8 Gennaio 2020 alle 2:47 PM
Buongiorno a tutti, Sono una ragazza di 30 anni e mi sono sempre considerata etero. Ho avuto il primo fidanzatino alle medie. Di li in poi non ho avuto nessuno accanto sentimentalmente. Nessuno che mi abbia fatto mai perdere la testa e nessun rapporto sessuale. A giugno arriva una nuova collega al lavoro. Fin dal primo momento abbiamo avuto una forte intesa. Il desiderio di conoscerla sempre di più. A dicembre usciamo diverse volte io e lei da sole, ho parlato con lei di cose così intime e personali che non mi spigavo perché lo facessi. La sensazione di conoscerla da una vita. Mi ha stravolto la vita. Ho messo in dubbio chi sono e cosa voglio. Ho capito che tutti i sentimenti che stavo provando in realtà per me non sono solo amicizia ma qualcosa di più. Ho “accettato” e capito di essere bisessuale. Insomma, mi sono follemente innamorata di questa persona. Desidero il contatto fisico e baciarla. Non mi interessa l’essere giudicata, il fatto di dover fare coming out etc…….non mi sono mai innamorata così e il mio amore che provo va oltre questi “problemi”. E’ successo…al cuore non si comanda!!!
Il fatto e che tra poco più di un anno diventerò la responsabile del mio reparto. Lei sarà una mia collaboratrice. Non so come fare. Da un lato vorrei esprimermi e dichiararmi, dall’altro lato non voglio perderla ( lavoriamo nello stesso reparto a contatto ogni giorno ). Non ho la certezza assoluta che lei sia lesbica. Ho paura di un suo no…..e che questo mi allontani da lei. Giocherelliamo , mi fa battute ed io altrettanto ma non so se questo è solo gentilezza e il piacere di stare con me per un fatto di amicizia. Non so su che base giudicare visto che non ho mai vissuto nessuna storia d’amore.
Vi pregoooo aiutatemi a capire cosa fare!!!!
Grazie mille
Silvia Risposta dell'amministratore di: Silvia
Cara Valentina,
grazie per averci scritto.

Quando ci piace così tanto qualcuno, tutti abbiamo un fortissimo bisogno di avere delle risposte e di capire se siamo in qualche modo "autorizzati" a provare ad avere un approccio più intimo con la persona che ci sta stravolgendo la vita.

Ogni segnale che riceviamo può apparire allo stesso tempo sia positivo che negativo, ma purtroppo fino a che non si fa quel passo in più non si è mai certi se l'altra persona stia ricambiando il nostro sentimento o meno.

Le tue paure e i tuoi dubbi non riguardano il fatto di avere poca esperienza, è un sentire comune che capita ogni volta che si perde la testa per qualcuno, anche se ci è già successo migliaia di volte e purtroppo non si ha mai una risposta chiara subito.

Il tuo istinto però ha già fatto delle cose stupende: ti ha portata a capire di essere innamorata, di essere bisessuale e di volere lei.
Sembra poco, ma ti assicuro che sono dei passi enormi, che hai fatto nei tempi che ti erano necessari, senza fretta di avere la risposta subito.
Anche per il resto lasciati il tempo necessario per capire meglio se puoi rischiare.

L'urgenza dell'innamoramento è un momento molto difficile da gestire a livello emotivo, ma è anche molto bello, goditelo fino a che non sentirai in maniera chiara e irrefrenabile cosa devi fare.

A quel punto comunque andranno le cose non ti pentirai di aver preso quella decisione, a prescindere dal risultato a cui porterà.

Purtroppo nessun altro può dirti cosa fare, come farlo e quando farlo, ma se continui a fidarti di te stessa, troverai tutte le risposte quando sarai pronta, come lo è stato per il resto.

Ti mando un abbraccio grande, se ti va facci sapere come stai e come andranno le cose.
In bocca al lupo!
Silvia
Eleonora Eleonora da Milano pubblicato il 29 Dicembre 2019 alle 1:04 AM
Salve Bproud, vi scrivo perchè è da giorni che una questione mi angoscia e su internet sono venuta a conoscenza del vostro sito...Scrivo per me riguardo la mia ragazza con cui sto da circa sette mesi..Io ho quasi 29 anni, sono lesbica da non ricordo quando, penso dalle prime pulsioni alle scuole medie, e lei 24, e dice di essere lesbica. Quando l'ho conosciuta, parlandone così, mi disse che era bisessuale e che l'ultima storia era finita l'anno prima ed era stata con un ragazzo per sei anni con cui non finì bene perchè l'aveva tradita..lei per questa cose ci stette molto male ma fu anche l'occasione, mi disse, per "scoprire" questa sua parte nonostante amici e familiari le dicessero che poteva essere solo una fase, una reazione per questa delusione. Dopo qualche tempo dove già stavamo insieme, mi disse che non si sentiva più bisessuale e l'attrazione per i ragazzi non l'aveva più, che i ragazzi non le piacevano più: io rimasi un po' così perchè pensai "come si può eliminare l'attrazione nei confronti di un genere se la si è sempre avuta?!". La mia paura è che lei stia "negando" una sua parte sebbene ho cercato di spiegarle che il fatto che ora le piacciano le ragazze non deve escludere l'attrazione per i ragazzi, e che sì ora sta con me che sono una ragazza ma l'orientamento sessuale rimane sempre bisessuale. Lei continua a dire che no, a prescindere da me i ragazzi non li guarda più, non ne è più attratta, e a volte finisce anche per arrabbiarsi perchè dice che insisto col volerle farle ammettere qualcosa che non è. Ma temo anche che lei mi dica così per non farmi fare "paranoie" perchè sa che sono molto gelosa e magari vuole evitare che io pensi che debba "competere" anche con i ragazzi.
Le ho spiegato che per me è importante sapere, conoscere chi ho al mio fianco perchè in questo modo non riesco a lasciarmi andare se non ho le cose "chiare" e contraddittorie e, no, non mi basta sapere che mi vuole bene. Uno ha anche bisogno di sapere chi ha al proprio fianco.
Oltre a queste cose, ci sono anche altre piccole cose, anche stupide, che mi fanno pensare che lei mi stia negando questa cosa: ad esempio, il fatto che lei mette likes su instagram alle foto a petto nudo, muscoli, ecc. di alcuni supermodelli: potrà sembrare stupida questa cosa ma a questo tipo di foto, io, ad esempio, i likes li metto alle supermodelle. Lei spiega questa cosa dicendo che trova belle "le foto" ma che se avesse davanti il modello, non proverebbe niente. O.o mi sembra un po' strano.
Io non mi sento superiore a nessuno, non voglio giudicare nessuno, vorrei solo togliere le contraddizioni e la confusione che tutto ciò mi provoca, vorrei solo sapere chi ho al mio fianco, tutto qua, tutti abbiamo questo diritto.

Grazie per qualsiasi consiglio in questa situazione un po' frustrante. Complimenti per tutto:)
Risposta dell'amministratore:
Ciao Eleonora,
Ti ringraziamo per averci scritto.
La situazione nella quale si trova la tua compagna è abbastanza comune.

Spesso si pensa che per potersi definire bisessuale si debba essere attratti sempre allo stesso modo, senza mai variazioni di intensità, ma non è così. Se cambia l'attrazione verso un genere o svanisce per un bel periodo, si rimane comunque bisessuali, anche se l'attrazione è 90/10 o se da un dato momento in poi si concentra solo verso un genere.
Un pensiero simile potrebbe averlo fatto anche lei, non avendo più sentito nessun tipo di pulsione romantica o sessuale verso il genere maschile forse ha credudo di non essere più bisessuale.

Ci potrebbe essere una questione di bifobia interiorizzata, di paura di non essere accettata pienamente da te o dal contorno che avete.

In aggiunta a tutto ciò c'è anche l'autodeterminazione. Se la tua compagna si sente più a suo agio nel definirsi lesbica o in qualsiasi altro modo, è un suo diritto farlo e un dovere di tutti riconoscerlo come vero per lei. Le motivazioni potrebbero essere tante, e vanno tutte rispettate.

Un consiglio che mi sento di darti è
quello di lasciati andare con lei, non è il definirsi in un modo o in un altro che deve creare paure o tensioni. Per te che differenza c'è se lei si sente meglio nel definirsi in un modo o in un altro? La tua compagna è sempre la stessa medesima persona, sta lì, non cambia carattere o indole a seconda di come preferisce definirsi.
Aiutala a sentirsi accettata e accolta, farà bene a entrambe 🙂.
Un saluto,
Federica
Asia Asia da Asti pubblicato il 25 Dicembre 2019 alle 4:26 PM
Ciao bproud!
Io ho 13 anni e, anche se sono molto giovane per decidere il mio orientamento sessuale, provo una grande attrazione verso le ragazze e i ragazzi. A causa di ciò sono stata fortemente bullizzata a scuola e tutti i miei compagni mi guardavano storto, ma avevo una amica che mi sosteneva e appoggiava la mia idea e con lei anche alcuni miei amici. La stessa ragazza che mi sosteneva è la mia attuale ragazza da 6 mesi e con lei mi si ranlegrano le giornate. I miei genitori non sono molto contenti della cosa, ma mia madre ha iniziato ad accettare la cosa. Ho sempre avuto la sensazione che non fossi come tutti i miei amici eterosessuali sin da quando avevo 11 anni. Io ero e sono molto diversa da tutte le mie amiche, io infatti non mi trucco, odio le barbi e le bambole in generale e non provo schifo per molte cose come le operazione chirurgiche.
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao Asia,
innanzitutto scusa se ti rispondo in ritardo, ma siamo tornat* attiv* giusto ieri! E poi ti ringrazio tantissimo per averci scritto.
Mi fa piacere leggere che tu abbia capito e realizzato di essere bisessuale. Non esiste un'età giusta per capirlo, non sentirti quindi "troppo giovane" per deciderlo. Il proprio orientamento è una cosa personale e lo si realizza ad età sempre differenti per ognuno.
Mi dispiace sapere che hai subito bullismo e spero che la situazione si sia risolta. Se non fosse così, sappi che è molto importante parlarne con qualcuno (adulto, insegnante, amicizie). E' una cosa molto bella e positiva che tu, però, abbia ricevuto supporto e sostegno e non sia stata lasciata da sola. Sono anche molto contenta di leggere della tua relazione che ti rallegra le giornate! E' molto importante avere una rete di sostegno.
Mi spiace sapere, invece, che la tua famiglia non abbia accettato del tutto il tuo orientamento, sicuramente non è facile. Il fatto, però, che tua mamma lo stia iniziando ad accettare è un piccolo passo in avanti e spero che continui sempre verso un miglioramento.
La cosa importante è che tu non sia sola, ma che abbia comunque un supporto, tra amicizie e con la tua ragazza. Sappi che anche qui, con noi, hai un supporto e sostegno e puoi scriverci quando vuoi e ne avrai bisogno. Non sei sola.

Ti ringrazio ancora per averci scritto e per esserti raccontata e aperta. Noi siamo sempre qui.
Ti mando un abbraccio grande,
Sara

Ps. Ci tengo anche ad aggiungere e a dirti che l'orientamento non c'entra con i gusti personali in merito ad abbigliamento o hobby. Quelle sono cose che dipendono dalla personalità e carattere di ogni persona!