What we do in the Shadows: quando il vampiro è queer

Anche a voi è capitato di chiedervi come mai, nella maggior parte dei prodotti mainstream, i vampiri, nobili e paurose creature della notte, esseri immortali con secoli di esperienza sulle spalle vivano la loro “non vita” seguendo strettamente le regole dei mortali? Soprattutto sentimentalmente parlando? Per quale motivo un essere soprannaturale, così sessualmente estremizzato, dovrebbe essere strettamente etero?

ATTENZIONE: il seguente post può contenere spoiler 

Se state cercando un prodotto che se ne frega delle regole, l’avete trovato: What we do in the Shadows, la serie, la cui seconda stagione è attualmente trasmessa in Italia su Fox, pacchetto Sky.

Vi anticipo una cosa: è uno dei prodotti più bizzarri degli ultimi anni, nato dalle “ceneri” dell’omonimo film neozelandese diretto ed interpretato da Taika Waititi e Jemaine Clement che hanno ideato e prodotto anche la serie e diretto alcuni episodi. E’ strano, totalmente fuori dalle solite regole vampiresche, buffo, a volte molto molto divertente, sarcastico all’eccesso e pure un po’ sanguinolento (zampilli di sangue a fontana ne abbiamo? Cadaveri in giardino?)

La serie è un “mockumentary”, un falso documentario e segue le giornate di 4 vampiri e 1 famiglio (più altri personaggi che vanno e vengono, tra cui Tilda Swinton nella pima stagione e Mark Hamill in un episodio della seconda) che vivono a Staten Island negli USA. In realtà solo due di loro sono americani e gli altri tre, un inglese, un iraniano ed una rumena, parlando con marcatissimi accenti esotici, rientrano nello schema letterario del vampiro “straniero”, vecchio centinaia di anni, che non ha idea di come si viva, si parli e ci si vesta nel XXI secolo.

Senza dilungarmi troppo sulla trama (non finirei più) vado subito al punto: l’orientamento sessuale dei protagonisti che sono tutti in qualche modo “aperti” o palesemente bi/pan.

Nandor e Guillermo

Nandor (il mio preferito, con quella faccia non proprio brillante). Per quanto del suo passato si sappia che è stato sposato solo una volta, ma con 37 donne, ha un rapporto particolarissimo con il suo famiglio, Guillermo, unica creatura razionale all’interno del bizzarro menage . E’ sicuramente un rapporto “master/slave” comico, che sfocia però in una amicizia dai tratti decisamente teneri. Quando Nandor si ricorda dell’esistenza di Guillermo, ovviamente.

Aggiungo anche, senza anticipare troppo, che in una delle ultime puntate della seconda stagione il suo apprezzamento per la compagnia maschile si palesa in tutta la sua divertente goffaggine.

 

Colin Robinson

Colin Robinson, il vampiro che invece del sangue, succhia l’energia da chi gli sta intorno rintronando tutti con le chiacchiere fino a lasciarti mezzo vivo e mezzo morto, non si fa problemi nella scelta delle sue vittime. Il suo “succhiare” energia è più di una volta associato ad un “atto sessuale” (tanto che in un episodio Colin Robinson non può alzarsi dalla sedia dopo aver risucchiato energia dentro un tribunale) e non ha avuto, almeno fino ad ora, alcuna storia d’amore convenzionale se non una breve relazione con un’altra vampira “fuori dalle righe” che frequentava solo per reciproco interesse “vampiresco”.

Nadja e Laszlo

E adesso veniamo a Nadja e Laszlo, la coppia del gruppo, interpretata dai due attori inglesi Natasia Demetriou e Matt Berry (che forse ricorderete in “The IT Crowd”). I due sono esplicitamente bi/pan per quanto la parola “bisessualità/pansessualità” non venga mai citata. Il bello sta proprio in questo: l’orientamento sessuale non ha un’importanza tale da dover diventare “un problema” da sottolineare e diviene una parte come un’altra della persona. Anzi della “non persona”. Perché un vampiro dovrebbe essere etero? Perché una creatura che vive da centinaia di anni e che ne ha viste di tutte non dovrebbe provare attrazione per tutto ciò che è umano e non umano? Laszlo cita più volte il suo interesse per gli uomini (umani e vampiri) fornendo una rappresentazione bi maschile davvero simpatica e rilassata. Nadja ha un incontro molto ravvicinato con una delle sue “vittime” di cui diventa anche mentore e maestra e che non si pone il problema di attirare anche facendo leva sulla sua carica sensuale.

Il tema del sesso è quindi parte integrante della vita della serie ma non è mai troppo in primo piano e mai inteso in modo imbarazzante e teso. E’ semplicemente lì. Normale, come dovrebbe essere. E anche un po’ tanto comico.

Laszlo, Nadja e Nandor

Una lieve critica che è stata fatta alla rappresentazione della bi/pansessualità offerta da Nadja e Laszlo è che i due hanno o più che altro citano dal loro passato, relazioni extraconiugali. Personalmente, un po’ per il tono scanzonato del prodotto, un po’ per come sono effettivamente rappresentati i due, non ho mai percepito un tentativo di renderli “promiscui” in quanto bisessuali. Sono una coppia molto solida, che si ama molto e che sì ha vissuto abbastanza da concedersi di avere amanti senza che l’altro si sentisse in qualche modo minacciato. Per avere la conferma definitiva consiglio la visione dell’episodio dell’orgia vampiresca (s01ep09): ogni sei mesi la comunità dei vampiri organizza una mega orgia dalla quale ci si riprende solo dopo 6 mesi. A parte il povero Guillermo coinvolto suo malgrado, si capisce chiaramente che la coppia ha partecipato più volte a tale evento e che essere coinvolti insieme con altre persone non è un problema. Almeno non fino a quel momento, ma non vi voglio anticipare troppo.

Speriamo di avervi incuriosito e aspettiamo i vostri commenti!

 

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