Sapphire, scrittrice e poetessa performativa

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, vogliamo presentarvi Ramona Lofton. Perché proprio lei?
Ramona è una donna nera, apertamente bisessuale e che è stata sessualmente abusata dal padre all’età di 8 anni. In una giornata come questa, vogliamo parlarvi di una donna che ha utilizzato l’arte per portare alla luce discriminazioni e violenze, provate anche sulla sua stessa pelle.

Ramona è una scrittrice e poetessa performativa afroamericana, conosciuta soprattutto con il nome d’arte Sapphire.
E’ nata in California, da una coppia di soldati. Infatti, si spostavano spesso in America e all’estero.
La carriera scolastica di Ramona fu altalenante, ma alla fine riuscì a concludere il percorso con un Master in Belle Arti. Prima di iniziare, però, la sua carriera come scrittrice si dedicò ad altri lavori, come artista performativa e insegnante di lettura e scrittura.

Nel 1977 si trasferì a New York e rimase così coinvolta nella poesia. Diventò anche un membro di una organizzazione gay, chiamata United Lesbians of Color for Change Inc.
Ramona ha scritto, recitato e anche pubblicato le sue poesie nel mezzo del successo della Slam Poetry a New York. Inizia ad utilizzare come nome d’arte “Sapphire” per via della sua culturale associazione con l’immagine di una “belligerante donna nera” e anche perché ha dichiarato, lei stessa, che: “mi veniva più facile immaginare quel nome sulla copertina di un libro, piuttosto che il mio nome di nascita.”

Nel 1987 riuscì a pubblicare da sola la collezione di poesie “Meditations on the Rainbow”.
Il suo primo romanzo si intitola “Push”, fu pubblicato nel 1996 dalla Vintage Publishing e da allora ha venduto centinaia di migliaia di copie. Da questo momento, Sapphire si rende conto di non essere più una creatura del piccolo mondo da cui proviene.
Con questo romanzo, Ramona parla anche un po’ di sé, in quanto la protagonista cresce in un ciclo di incesto e abusi.

Nel 2009, un film, basato sul suo romanzo, debutta al Sundace Film Festival, ma viene chiamato “Precious”, per non confonderlo con il film d’azione “Push” del 2009.
Nel 2011 pubblica “The Kid”, una specie di seguito di Push, con cui Ramona ammette di aver continuato la storia solo perché incoraggiata dall’interesse che il suo primo romanzo ha ricevuto.

Sapphire ha sempre cercato di dare luce a quelle parti della vita che non ricevono attenzioni: “Un grande focus della mia arte è stata la determinazione di riconnettermi al mainstream della vita umana, un segmento dell’umanità che è stato tagliato fuori e reso invisibile. Ho portato sotto gli occhi di tutti donne che sono marginalizzate per aver subito abusi sessuali, per la povertà e per la loro pelle nera. Attraverso l’arte ho cercato di mettere loro al centro del mondo.”

“I think everything in me has been broken.
The shiny ceramic red heart lies on the floor in shards,
its light that used to flash electric now glows steady in the dark.
Outside the window I watch the souls of my mother and father wrapped in black shawls ride down the river, weird water, in
strange boats.
They are without hearts, liver, feet—except soles, they
are all souls now.
I am here in my time, lit, broken, fire burning, full of
holes.
Vibrating, at last, light, life, mine.
At last, broken.”

– Broken

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.