Come la bifobia influenza la salute degli uomini neri bisessuali

Il Black Youth Project è un sito che dà voce a giovani ragazzi neri e alle loro idee. Attraverso la conoscenza, la voce e l’attivismo, il progetto lavora per portare sotto i riflettori le esperienze di vita dei giovani Americani neri di oggi.
Nell’articolo di oggi che abbiamo deciso di tradurre, Raymond Williams spiega come la bifobia influenza la salute degli uomini neri bisessuali.

Traduzione di Sara N; Revisione di Valeria.

Link all’articolo originale

“L’obiettivo è che la bisessualità sia vista come qualcosa di normale, proprio come ogni altro orientamento.”
– Raymond Williams

Nella comunità nera, il discorso sulla bisessualità è circondato da dibattiti pieni di ipocrisia, ignoranza e disinformazione. Più del 40% delle persone di colore LGBT si considerano bisessuali ma, quando si identificano come tali, le persone nere affrontano una serie di pesanti conseguenze.
Secondo la Human Rights Campaign, il 77% dei giovani neri LGBT+ ha sentito alcuni membri della famiglia fare osservazioni denigratorie sulle persone LGBT+. Questo porta ad un ambiente tossico che evidenzia lo stigma e il doppio standard sessista riguardo la bisessualità.

Se alle donne viene di solito dato il beneficio del dubbio, in quanto la loro sessualità viene spesso spiegata come “esperimento”, agli uomini non viene riservata la stessa comprensione. Entrambe queste visioni possono creare danni, vedendo la bisessualità attraverso delle lenti esclusivamente sessuali. Tutto questo influenza grandemente tutte le persone bisessuali, ma gli uomini sperimentano una ripercussione particolarmente negativa, specialmente gli uomini neri.

I media giocano un ruolo molto importante, per le masse, nel rappresentare gli uomini neri. Attraverso i media, riceviamo vari stereotipi riguardo la maschilità nera: forte, brutale, senza emozioni, molto atletica ecc. Non solo questa immagine è molto radicata nella mente di altri gruppi, ma anche nelle nostre menti in modo inconscio. L’idea della mascolinità nera è spesso definita attraverso questi stereotipi, creando una struttura rigida e un catalizzatore per la comparsa di un determinato tipo di iper-mascolinità. Un tipo che proibisce l’esplorazione oltre i confini già stabiliti, in particolare la sessualità.

“Devi essere duro, tosto, iper-mascolino o non sei reale. Non sei uno di noi”, dice il Dottor Marcus Patterson, psicologo clinico e proprietario del Full Circle Mental Health Services a Washington DC. Patterson è specializzato nel counseling per uomini neri gay e bisessuali. Il Dr Patterson afferma che la mancanza di comprensione e la riluttanza ad avere un dialogo aperto all’interno della comunità nera creano quella barriera, formatasi in parte a causa della nostra storia, degli effetti traumatici della schiavitù sulla nostra psiche e della forte influenza della religione.
“[Altri gruppi] non hanno la stessa qualificazione in termini di mascolinità” spiega Patterson. “Molto è guidato dalla fede. E’ stratificato e sfumato.” Questa confusione continua ad esistere a causa degli stereotipi e dei miti sia sulla bisessualità che sulla mascolinità nera.

Quando si parla di uomini neri bisessuali, spesso si utilizza l’immagine dell’uomo che “passa per etero” (down low = vivere segretamente il proprio orientamento). Questo termine etichetta gli uomini come disonesti, sia con gli altri che con se stessi, e come i principali diffusori di malattie sessuali all’interno della comunità. Questo è, ovviamente, falso e rifiuta di cogliere il concetto che esistano diverse sessualità. “E’ una popolazione altamente sotto-servita”, avverte Patterson. “A nessuno piace essere incasellato o categorizzato. Vieni come ostracizzato da entrambe la parti e tu ti trovi nel mezzo.”

La mancanza di empatia e supporto combinata a un fallimento nel comprendere la bisessualità, lascia gli uomini neri bisessuali in una posizione scomoda. Questo si correla con una elevata presenza di disturbi da stress. Alcuni studi suggeriscono che gli uomini neri bisessuali hanno più esperienze di disparità di salute rispetto alla loro controparte gay. Questo include una maggiore probabilità di depressione, ansia, disturbo da stress post traumatico e violenze fisiche, tra le altre cose.

Il denominatore comune nella diminuzione della bifobia si trova nel riconoscimento e nel supporto. “La sessualità è fluida”, dice Earl Fowlkes, presidente e CEO del Center for Black Equity, un’organizzazione dedicata all’equità sociale, economica e all’assistenza sanitaria per la comunità LGBT+ nera. “C’è un posto per la bisessualità. Ammettendolo si rimuove lo stigma.” Superficialmente, sembra che si sia arrivati ad un progresso e ad una accettazione delle credenze sessuali delle persone. Sfortunatamente, questo è tutt’altro che il caso.

All’interno della comunità LGBT+, l’inclusività può essere una facciata. I media portano l’attenzione sulle problematiche affrontate dalle persone lesbiche, gay e trans. Ma raramente siamo testimoni di cosa significhi essere bisessuali (per non parlare delle altre sessualità). Continue dichiarazioni come, “Sono confusi, è una fase” o “le persone bi sono più propense a tradire” si sono sempre diffuse all’interno delle altre comunità. Queste continue dolorose osservazioni minimizzano le esperienze di ciò che le persone bisessuali affrontano. Peggiorano i sentimenti che portano alcune persone ad evitare di dichiararsi pubblicamente.

Mentre la società continua ad adattarsi all’evoluzione dei tempi, l‘orientamento sessuale è diventato un focus costante della conversazione. Attraverso tutto il secolo scorso c’è stato un cambiamento monumentale riguardo a come viene vista l’intersezionalità del genere e della sessualità. Abbiamo testimoniato l’ascesa di importanti figure nello spettacolo, nella politica e nell’attivismo, che esprimono loro stesse senza conformarsi alle aspettative sociali.

Questo processo ha permesso a tante persone di poter esplorare la propria identità sessuale. Il concetto della fluidità sessuale è diventato molto comune. Nonostante non sia un fenomeno nuovo, il nostro accesso all’informazione e alla terminologia ha creato uno spazio dove molte persone possono sentirsi accolte nell’esprimere il proprio desiderio e trovare se stessi durante il processo. I Millenials contribuiscono grandemente a questa ripresa; un numero crescente di giovani afferma di aver avuto incontri sessuali con più di un genere.

Più rappresentazioni LGBT+ vengono proposte, più si continuerà ad aprire le porte per un movimento realmente intersezionale nella comunità. Come menziona Fowlkes, incrementando la visibilità si incrementano anche le risorse, come una maggior possibilità di concedere finanziamenti affinché si esplorino i bisogni della salute bisessuale. L’obiettivo è quello di vedere la bisessualità come normale, proprio come ogni altro orientamento. “Fare sesso con diversi tipi di persone non definisce ciò che si è”, dice Fowlkes. “Abbiamo davvero bisogno di creare uno spazio sicuro per tutte le persone bisessuali.”

 

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