La lettera di una donna bisessuale sposata con un uomo

Sono orgogliosamente bisessuale e il fatto di essere sposata con un uomo non cambia nulla

Essendo una donna nera bisessuale, ho imparato che c’è veramente poco di più bello, potente e salvifico dell’amore per se stessi. Accettare chi sono è un fatto radicale, specialmente quando ci sono ancora molti miti e incomprensioni sulla bisessualità, e poche esperienze di donne nere bisessuali come me.

Nonostante sia stupendo vedere delle celebrità dichiararsi bisessuali – specialmente donne di colore bisessuali – non è ancora abbastanza. Troppo spesso la B dell’LGBTQ viene emarginata o peggio completamente dimenticata. Persino gli alleati e la stessa nostra comunità LGBTQ a volte cade negli stereotipi che si prestano a quella pratica distruttiva della bi-erasure. Bi-erasure è l’assunto per cui tutti siamo o eterosessuali o gay o lesbiche, e contribuisce all’emarginazione delle persone bisessuali come me.

Tutti i santi giorni c’è una buona possibilità che qualcuno cancelli la mia bisessualità in semplici conversazioni tipo questa:
Loro: Quindi lavori per un’associazione LGBTQ?
Io: Sì, lo adoro.
Loro: E sei sposata con un uomo?
Io: Sì…
Loro: Com’è lavorare per un’associazione LGBTQ ed essere etero?
Io: Non ne ho idea, non sono etero. Sono bisessuale.
Loro: Oh, ma sei così carina e femminile…
Io: ::Occhi sgranati::

Se anche i dettagli della conversazione possono variare, il messaggio sottinteso è sempre lo stesso: per molte persone la mia bisessualità, un fondamento della mia identità, semplicemente non esiste.

L’idea che in un’associazione LGBTQ possano voler lavorare solo gay, lesbiche e trans e l’idea che solo donne etero sposino uomini sono entrambe basate sulla bi-erasure. Se vedi due donne per strada che si tengono la mano subito pensi “Sono lesbiche”: questa è bi-erasure.
A meno che tu non le conosca personalmente, è impossibile sapere come si definiscono queste donne. Allo stesso modo, se vedi un appuntamento tra un uomo e una donna, dai per scontato che sono etero: anche questa è bi-erasure. Come per molti altri aspetti dell’identità, non puoi conoscere l’orientamento sessuale di una persona solo guardandola.

C’è questo mito dilagante che la bisessualità sia un orientamento per persone single e che quando si sceglie un partner per sempre, si diventi in qualche modo etero o gay. È completamente falso – i bisessuali restano del loro orientamento come chiunque altro. No, non è una fase! Sì, possiamo essere monogami! E contrariamente a quanto si pensi, essere bisessuali non ha nulla a che vedere con l’impulso sessuale irrefrenabile o la speranza di avere molti partner sessuali. In altre parole, siamo variamente assortiti come qualsiasi altro gruppo.

A volte la bi-erasure è basata sulla bifobia o il pregiudizio nei confronti delle persone bi. Altre volte sembra solo una mancanza di conoscenza dell’argomento e di quello che comporta. In ogni caso è ora di finirla.

La bi-erasure mi rende difficile dichiarare – e accettare – la mia vera identità. Per troppo tempo ho dovuto lottare per poter esistere per come sono completamente.

Ho avuto bisogno di un anno intero di lavoro presso un’associazione nazionale LGBTQ per smetterla di sottomettermi a uno dei miti più grandi che la società attribuisce alla bisessualità. Pensavo che visto che sono felicemente sposata con mio marito, Scott, non ci fosse bisogno di fare coming out come bisessuale perché nessuno avrebbe capito. Pensavo di aver perso per sempre la possibilità di fare coming out e che avrei dovuto farlo quando ero single e avevo più possibilità.

Alla fine, soffocare la parte più grande della mia identità diventò troppo pesante da reggere. Realizzai che avevo bisogno di essere chi sono, a prescindere dal mio matrimonio con un uomo, perché quella era l’unica strada che avrebbe dato alla vera me lo spazio per respirare.

Ho anche trovato dei tutor fantastici tra i miei colleghi, specialmente tra i miei colleghi neri, che mi hanno aiutata ad orientarmi in questo nuovo spazio. Sì, a volte ho a che fare con conversazioni frustranti quando le persone non capiscono la mia identità. Ma fare coming out come bisessuale mi fa sentire al sicuro e capita, come se finalmente avessi una casa.

In questo sono stata fortunata. Molte persone non possono fare coming out in modo sicuro per diverse ragioni. Giudicare chi non è out o non lo è ovunque porta a mettere in dubbio e negare l’identità di queste persone e, anche se è piuttosto comune, non dovrebbe farlo nessuno. Per alcuni restare nascosti è fondamentale per sopravvivere.

Non si tratta solo di dare alle persone bisessuali il rispetto che meritano. La bi-erasure può essere molto dannosa anche per la salute.

Cancellare la bisessualità può creare ferite alla dignità, al senso di Sè e al senso di sicurezza nel mondo. Può essere una ferita molto profonda ed è una spiegazione al fatto che i tassi di disturbi mentali sono particolarmente alti per le persone bisessuali, come dice il National Alliance on Mental Illness. Anche se sfortunatamente non ci sono molte ricerche in merito, gli studi che sono stati fatti mostrano che le persone bisessuali, in particolare le donne, rischiano di avere un tasso molto più elevato di ansia, depressione e idee suicidiarie rispetto alle persone etero o gay/lesbiche.

La bi-erasure ha anche effetti pericolosi sulla salute mentale delle persone bisessuali. Secondo uno studio del 2015, uomini e donne bisessuali hanno una salute mentale più debole di quella delle loro controparti etero, gay e lesbiche e gli autori della ricerca dicono che questa scoperta “si può attribuire alla posizione di svantaggio economica, comportamentale e sociale rispetto ad altri gruppi.”

A peggiorare questo elemento c’è il fatto che spesso i servizi non riconoscono le nostre esigenze, soprattutto quando si tratta di sessualità e riproduzione. A una donna che parla con il suo medico del fatto che si vede con un’altra donna, difficilmente verrà prescritta la pillola, perché il dottore penserà che la gravidanza sia impossibile. Oppure un medico può dare per scontato che se un uomo parla di una fidanzata non abbia bisogno di informazioni sul sesso sicuro tra uomini, ma magari non è così. Come la salute transessuale necessita di una sua discussione, è importante sottolineare che anche i bisessuali possono essere trans, o non conforming, o possono avere relazioni con persone trans o non conforming e tutto questo deve essere preso in considerazione da tutte le professioni d’aiuto.

La mia bisessualità è il motivo più grande per cui mi batto per la giustizia riproduttiva, che include il diritto all’aborto, la contraccezione, e la prevenzione e trattamento di HIV e malattie a trasmissione sessuale. La comunità LGBTQ ha bisogno e ha diritto di accedere all’aborto, alla contraccezione e a tutte le forme di servizi legate alla salute.

La comunità LGBTQ e tutti quelli che lottano per i diritti LGBTQ devono stare attenti a non abbandonare le minoranze.

Ovviamente essere bisessuali non toglie privilegi a nessuno. Ma per persone come me, che racchiudono in sé più identità emarginate contemporaneamente, creare un movimento intersezionale è più importante che mai.

L’amministrazione del presidente Trump è composta da persone che si oppongono esplicitamente ai diritti LGBTQ. Sembra addirittura che vogliano farci scomparire. Recentemente l’amministrazione Trump ha annunciato di non voler più includere domande dirette alle persone LGBTQ in due importanti sondaggi, uno dedicato agli anziani americani e l’altro ai disabili. Questi due sondaggi aiutano il governo a stabilire come spendere i fondi federali e con questa mossa sarà difficile capire quando le persone LGBTQ che fanno parte di categorie sociali vulnerabili avranno bisogno di più sostegno.

Sappiamo anche che per il presidente Trump il benessere e la tutela delle persone di colore non sono delle priorità. Il budget che ha stanziato è un insulto alla dignità di tutti, tranne gli ultra-ricchi, e lui continua a portare avanti la sua crociata contro programmi quali l’Obama Care, il Medicaid e il programma Children’s Health Insurance, tutti programmi di cui la popolazione di colore ha bisogno per poter sopravvivere.

Essere di colore e bisessuali, o avere un basso reddito ed essere bisessuali, o essere un bisessuale disabile amplifica i danni della bi-erasure e moltiplica la discriminazione e l’invisibilità con cui ci scontriamo.

Se vuoi essere un alleato bi, quando una persona ti dice chi è, devi crederle.

Questo a prescindere, anche se non capisci o anche se il suo orientamento non è evidente. Non dare per scontato di conoscere l’orientamento sessuale di una persona (o l’identità di genere) solo per come appare o per chi frequenta. Se non li conosci, lasciali stare e non insistere per saperlo. E se sono amici chiedi, con rispetto, e ricordati che la tua massima responsabilità sta nel sostenere i tuoi cari di fronte ad un mondo che può essere spietato e discriminatorio.

Siamo tutti complicati. La mia bisessualità è inevitabilmente collegata a tutte le mie altre identità. Non posso separare la bisessualità dal colore della pelle, dal fatto di essere femmina, non lo vorrei neanche e sono finalmente arrivata al punto di amare la mia identità sessuale. Ma questa è solo la mia esperienza personale.

Se sei anche tu bisessuale, spero che anche tu possa amare te stess* per tutto quello che sei. E se non sei bisessuale, per favore, ama i bisessuali nella tua vita e nel nostro mondo, dai loro spazio e riconosci che esistiamo.
Sarebbe proprio un buon inizio.

 

Articolo tradotto da Silvia, l’originale lo trovate qui.

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