Il coraggio di essere se stessi: la storia di Mathis

Ciao a tutti gli amici di Bproud!

Mi presento: mi chiamo Mathis e ho 27 anni. Ho deciso di scrivervi e raccontarvi un po’ di me per vari motivi, in particolare per contribuire nel mio piccolo alla crescita del progetto Bproud, che ho seguito dall’inizio e che apprezzo moltissimo e magari parlando della mia esperienza posso aiutare in qualche modo i lettori più timidi del sito, come ero io non molto tempo fa.

Quella che sto vivendo ora è la prima ed unica relazione sentimentale che ho avuto, tutto un po’ bloccato fino ai 21 anni diciamo. Sto con un ragazzo da 5 anni, anche lui bisex, in coppia aperta. Vivo nella provincia marchigiana, prima a casa dei miei (paesino di 4000 anime), ora convivo col ragazzo da 1 anno in una città poco più grande (ben 15000!). La figura del bisessuale è vista spesso in maniera negativa o comunque in un’ottica di “fase temporanea”, “non consapevoli del proprio orientamento” come spiegato nel vostro sito. Mi ritengo fortunato ad aver trovato una persona che mi ha accettato per tutte quelle che sono le mie idee e i miei gusti e per avermi dato la possibilità di fare altre esperienze per prendere ancor più consapevolezza della mia sessualità.

Prima di questa relazione non ho avuto esperienze sentimentali e sessuali per tutta la mia adolescenza, ma ero comunque consapevole di non rientrare nelle categorie etero o omo, consapevolezza che è cresciuta nel tempo arrivando al periodo universitario. La prima persona a cui ho detto di essere bisessuale è stata la mia coinquilina, una delle 3, ed è li che ho avvertito per la prima volta quella sensazione fantastica di terrore/adrenalina che lascia spazio ad un senso di leggerezza e euforia ogni volta che parlo di questo mio aspetto. Da lì si sono susseguiti vari coming out, in famiglia con i miei genitori e mia sorella: un po’ spiazzati all’inizio, in particolare mamma che “si faceva delle domande “, probabile che se le faccia ancora.

Quello che spero possa essere il mio contributo è il dare coraggio a tutti coloro che, per un motivo o per un altro, tengono nascosto questo aspetto della loro vita per paura delle possibili reazioni di fare coming out in piccole realtà provinciali e di vivere a pieno la loro sessualità, la loro vita e tutti gli aspetti coinvolti in questa nostra realtà. Aspetti che ho vissuto in prima persona, ad esempio per prendere una casa in affitto, fortunatamente con la proprietaria che ha accolto senza problemi una coppia omosessuale, dal farmi sembrare in ufficio un ragazzo single per evitare domande scomode non sapendo quale potrebbe essere la reazione dei miei datori di lavoro.
Si legge anche troppo spesso di situazioni di bullismo verso soggetti più deboli che hanno deciso di essere veri e autentici agli occhi degli altri; il mio contributo spero possa essere di stimolo a non rinnegarsi mai, anche facendo piccoli passi alla volta come nel mio caso.

Grazie ancora per il vostro lavoro,

Buon 23 settembre a tutte/i

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