I pregiudizi nei confronti della bisessualità maschile

Nonostante negli Stati Uniti almeno 3 milioni di persone si dichiarino bisessuali, questo orientamento viene ancora considerato inesistente e/o non valido, soprattutto negli uomini.

Secondo questo articolo infatti gli uomini bisessuali si ritrovano a dover combattere contro pregiudizi maggiori rispetto alle donne bisessuali.
Quello più comune è che vogliano nascondere la propria omosessualità dietro una maschera di comodo, cosa che riguarda anche la bisessualità femminile, però negli uomini viene vista non solo come probabilità, ma quasi come una certezza.

Ma c’è di peggio.

Il pregiudizio più grave infatti, sempre secondo l’articolo, è che siano il veicolo di malattie.

Questo deriverebbe da un evento storico che purtroppo ha colpito molto profondamente tutta la comunità LGBT.

Poco prima della diffusione dell’AIDS in America erano appena state fondate le prime associazioni bisessuali, proprio perché il pregiudizio nei confronti di questo orientamento era già enorme e c’era l’esigenza di portare avanti delle istanze diverse da quelle del movimento gay, lesbico e trans.

Tuttavia, con l’arrivo della malattia molti leader del movimento LGBT morirono e tra loro anche alcuni attivisti bisessuali uomini. Essi iniziarono ad essere accusati di trasmettere un virus mortale, apparentemente destinato solo ai gay, anche alle donne eterosessuali.
In pratica furono trasformati in quelli che noi chiameremmo “untori” che fecero da ponte tra i gay e gli eterosessuali, senza che questa teoria fosse mai supportata da nessun tipo di dato.

Sono passati tanti anni ormai dal momento di maggior contagio del virus dell’HIV, ma ancora oggi questo odioso pregiudizio rimane e spesso non consente agli uomini di essere visibili serenamente; la dimostrazione sta anche solo nel fatto che sono pochissimi gli uomini bisessuali attivisti conosciuti o a capo di associazioni bisessuali o LGBT.

Sicuramente questo articolo è basato sull’esperienza americana, ma ci piacerebbe sapere se anche in Italia si ha questa percezione.

Ci è capitato più volte di sentire che anche nel nostro Paese c’è la tendenza ad associare malattie sessualmente trasmissibili e bisessualità maschile, ma sarebbe interessante capire quanto è diffusa questa credenza.

Voi cosa ne pensate? Vi è mai capitato di sentirvi accusare di qualcosa di simile?

Vorremmo iniziare a togliere un po’ di polvere a queste assurdità pseudo-storiche (non dimostrate) e smontare i pregiudizi che si portano dietro e il modo migliore per noi è come sempre parlarne.

Fateci sapere di voi e delle vostre esperienze…

Se preferite potete anche scriverci alla mail: scrivi@bproud.it specificando se volete che il vostro intervento venga pubblicato o meno e se sì in che modo (con il vostro nome, in maniera anonima o con uno pseudonimo).

Grazie!

 

Immagine tratta dall’articolo citato.

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