Coming out day 2017

Il CO per V

La mia è senza dubbio una generazione più aperta al “diverso”, ma questo non toglie che la (ahimè ancora
consistente) parte di coloro che non accettano una persona LGBT+ abbia un potere forte e spaventoso su
di me. Inevitabilmente quindi anche la mia visione del coming out è stata condizionata.

Provengo da un ambiente poco accogliente sotto diversi punti di vista, chiuso e freddo, e solo quando l’ho
lasciato ho avuto la capacità di realizzare quale fosse il mio orientamento sessuale. Il processo è avvenuto
in maniera estremamente pacifica, non avevo alcun timore di espormi ed ero pronta a vivere
tranquillamente la vera me. Ma questo perchè?

Sicuramente perchè ero abbastanza grande da non vivere allo stesso momento sia la crisi adolescenziale
che la scoperta di non essere etero, ma soprattutto perchè sapevo ora di vivere in un ambiente che non mi
avrebbe respinta. La mia pace interiore è stata garantita dalla serenità che sapevo avrei trovato dalla parte
di chi avrebbe ascoltato il mio coming out.

Non ringrazierò mai a sufficienza gli amici che mi hanno sostenuta e difesa, rendendomi coraggiosa
abbastanza da fare coming out anche con chi magari non l’avrebbe presa troppo bene (i miei genitori in
primis, ad esempio).

Sapere di avere qualcuno su cui contare è la vera liberazione. Il vero coming out lo fanno quelli che ti
sostengono, quelli che sono pronti ad attutire la tua caduta e smorzare la pesantezza del colpo che potresti
ricevere da chi non ti accetta. Il coming out è costruirsi pezzo per pezzo una rete sicura su cui adagiarsi
quando i pregiudizi della società ti stanno schiacciando.

E anche se diventerà estremamente frustrante a volte (lo dite a una che si è sentita rispondere “ma quindi
ti piace il pane?” perchè guai a sapere cosa sia la bisessualità, figuriamoci la pansessualità!) pensandoci
bene vi renderete conto che ne varrà ogni volta la pena. Non solo perchè sarete più leggeri voi, ma perchè
avrete accresciuto un’altra persona.

Non sempre si verrà accolti a braccia aperte, anzi alcune situazioni si renderanno invivibili, ma la verità
del coming out è che non si è mai soli. Ci sarà sempre qualcuno da cui tornare a rifugiarsi quando le cose
si faranno difficili e anche se quel qualcuno non è a portata di abbraccio, ci sarà sempre Bproud, che è
nato per questo: essere il vostro coming out sicuro.

Ci saranno sempre situazioni in cui qualcuno non si sentirà abbastanza a proprio agio per farlo, ma
saranno solo l’indizio che è tempo di cambiare ambiente. Il vero coming out non è quello che ti obbliga a
esporti al pericolo, non c’è un modo giusto o sbagliato di farlo, uno migliore o peggiore. Avviene esattamente quando sarai tu per primo pronto ad accettarti e ti porterà a trovare quella mano tesa ad accoglierti.

Il coming out è come le montagne russe, pieno di giri della morte che ti tolgono il fiato e ti fanno trovare
il cuore in gola, ma per ogni salto nel vuoto ci sarà una risalita e pian piano inizierai a fidarti delle
protezioni che ti tengono saldo al sedile, fino a che tutto non diventerà degno di una grossa, liberatoria
risata.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.